1. Le cronache di Claudia: Capitolo 1


    Data: 05/12/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Mati26, Fonte: EroticiRacconti

    ... scolastico e ci ricercammo, con lui che mi scrisse che gli mancavo, che senza di me non riusciva a starci e io che ormai temevo non riuscisse a fare altro che tenere il piede in due staffe.
    
    Lo volevo da morire, ma avevo deciso che finché ci fosse stata l’altra ragazza non mi sarei concessa e lui si arrabbiò più volte per questo.
    
    Mantenni ferree le mie convinzioni fino al 19 Luglio, giorno che non scorderò mai.
    
    Abitavamo a due passi l’uno dall’altra e venne a pranzo da me.
    
    Prima di cucinare siamo andati in camera mia e abbiamo preso a baciarci.
    
    Ovviamente è andata a finire che del pranzo ce ne siamo fregati.
    
    Lui mi baciava con passione, mi toccava le cosce, prese a palparmi le chiappe e a me piaceva tutto troppo, quindi lo lasciai fare, fino al punto che non riuscii più a tirarmi indietro.
    
    Mi ritrovai sdraiata sul mio letto, con lui che mi sovrastava e sbottonava i pantaloni.
    
    Me li sfilò e gettó via.
    
    Era nervoso, si vedeva, ansioso di ottenere ciò che voleva da mesi, ma io lo ero di più, per me era la prima volta e nonostante ciò, avvertii l’enorme delicatezza con cui mi toccava.
    
    “Sei sicura?” Mi chiese e lo esortai ad agire.
    
    Ormai eravamo nudi, io aprii le gambe e lui si lasció scivolare dentro di me.
    
    Provai dolore all’inizio, ma mi abituai abbastanza in fretta, accompagnandolo nei movimenti con grande impaccio, provando piacere, ma non sapevo se era opportuno urlare per esso. Nel dubbio stetti zitta, se non per alcuni gemiti involontari che mi uscirono.
    
    Non duró molto, si accasciò su di me mentre riempiva il preservativo del suo piacere, ma ero comunque contentissima, raggiante, i problemi sembravano scomparsi dal mondo in quei momenti.
    
    Lo baciai intensamente a quel punto e dopodiché mi rimase solo una cosa da fare: Cambiare le lenzuola macchiate dal sangue del mio sverginamento, per poi tornare da lui e farlo ancora.
«12»