1. Acqua dell'Elba. Traversata


    Data: 28/11/2022, Categorie: Sentimentali Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    Forse siamo stati troppo ligi ai consigli. Va bene arrivare prima al traghetto, ma addirittura tre ore di anticipo paiono davvero eccessive. In ogni caso siamo qui, sul molo di Piombino pronti ad imbarcarci per l’isola d’Elba. Ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di essere lontani da tutto e da tutti. Soli. Soli per quanto te lo permettano questi aggeggi infernali cui abbiamo legato le nostre vite. È chiaro che gli unici intelligenti sono loro, gli smartphone. Noi siamo i pirla che cadono in depressione o diventano stupidamente ansiosi se la connessione cade o è debole.
    
    Ora però ci siamo solo noi. Noi e credo un centinaio di passeggeri come noi ansiosi di dare inizio alle loro vacanze.a quelli non li vediamo. Seduti sulla panchina del molo ci baciamo come se fosse la prima volta che a diamo in vacanza insieme. Una specie di…come la chiamano? Ah sì, fuitina…con cui ci siamo sottratti all'asfissiante controllo che la vita quotidiana esercita.
    
    Alla fine ci è andata bene. Saliamo con due ore di anticipo. Ponte superiore, ovviamente.
    
    Attorno famigliole con cane al seguito, singles, coppie. Molte coppie.
    
    Ti avvicini alla balaustra del ponte per le foto di rito. Con una giornata così limpida non potevi certo evitarlo. La nave rolla leggermente nel moto ondoso.
    
    Mi metto dietro di te. Ti appoggi al mio corpo e ti stringo con le braccia. Seguiamo il movimento pigro del mare trasmesso al ...
    ... nostro ipertrofico mezzo di trasporto. Un dondolio dolce, sensuale. Percepisco bene le tue natiche morbide appoggiate al mio pube. Sfregano lievi provocando una sensazione piacevole che si trasforma in turgore. Non ti discosti. Le mie mani sul tuo ventre premono, trasmettendomi il suo calore.
    
    Finite le foto giri appena la testa e cerchi le mie labbra. Si incontrano, si uniscono, le lingue aprono un varco e si incontrano.
    
    Torni per un attimo a guardare la costa. Il mio sguardo scende sul ponte sottostante. Due donne seguono con un dito la linea di costa su una cartina. Come noi appoggiate l’una all’altra. Come noi girano appena la testa e le loro labbra si uniscono, indifferenti al mondo circostante.
    
    Una alza lo sguardo. Mi vede. Sorrido appena prima di tornare ad occuparmi di te.
    
    Forse anche lei sorride. O sono io a pensarlo. Un pensiero che mi culla con il dondolio di questo scafo.
    
    Altri baci, altre labbra che si uniscono. Altri corpi che si conoscono e che si amano.
    
    Il mondo è folle. Il dolore lo pervade in ogni direzione.
    
    Ora, qui, su questo traghetto, cullati da un mare blu scuro rotto dalle nostre eliche, in mezzo al bianco della spuma, vite parallele si sfiorano per poi perdersi per sempre. Unite da questi amori, tutti diversi, tutti simili, tutti commoventi e forti e indifesi nello sfidare l’insensatezza della storia.
    
    Ma ora scendiamo amore mio, l’isola d’Elba ci attende. 
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