1. Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Turchia (1° turno)


    Data: 26/11/2022, Categorie: Incesti Sensazioni Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... Ilaria fu sorpresa, ma non infastidita, da quella risposta. Già il fatto che avesse trovato il coraggio di replicare l’aveva colpita, ma non si aspettava certo che fosse così specifico. Aveva capito subito a quale costume si riferiva, era un due pezzi carino ma piuttosto audace, che in quell’estate del 2019 aveva indossato una sola volta. A colpire suo cugino forse era stato il bikini a triangolo, che lasciava un certo spazio fra le due coppe… o più probabilmente era stata la parte di sotto, a rimanergli impressa. Decise di appurarsene: «Intendi quello col perizoma?».
    
    Paolo deglutì a fatica. Dava l’impressione di sentirsi in parte pentito per essersi avventurato in quella conversazione… e in parte no. «Beh, ti stava bene» le rispose sincero, decidendo di non sottrarsi e non darla vinta all’imbarazzo. Cosa che Ilaria apprezzò. «È da un bel po’, però, che quello non lo uso» fu costretta ad ammettere. In effetti era vero, quella volta sulla spiaggia si era resa conto da tanti sguardi di quanto quel costume fosse più provocante del preventivato. E anche se suo padre non le aveva detto nulla, il disappunto glielo aveva letto in faccia, e nei giorni seguenti aveva deciso di risparmiargli quella noia. «Facciamo che lo metti in valigia se segniamo il 3-0?». Ora suo cugino, ringalluzzito dal fatto che lei avesse deciso di stare al gioco, aveva ripreso coraggio. Ma lei non voleva dargliela vinta così facilmente. Anche perché, sebbene non fosse un’esperta, aveva visto coi suoi ...
    ... occhi quanto la Turchia fosse poca cosa. Guardò l’orologio, alla conclusione della partita mancava sì e no una ventina di minuti. Così azzardò una controproposta: «Uhm… facciamo che al 4-0 inizio a pensarci, ok?». Paolo rise, e dandole una mano col vassoio la riaccompagnò in salotto.
    
    Meno di dieci minuti dopo, anche il terzo gol si concretizzò. Una bella conclusione del tipetto basso ma caruccio, quello che le pareva giocasse nel Napoli. Paolo stavolta si limitò a guardarla con un sorriso largo trentadue denti. Lei provò a conservare la propria flemma, ma ora stava davvero iniziando a sudare freddo. Non sapeva neppure se le andasse ancora bene, quel bikini, e non aveva nessuna voglia di indossarlo di nuovo di fronte ai suoi genitori. Si fermò per un attimo a riflettere su questo aspetto: ciò che la infastidiva non era l’idea di indossarlo di fronte a suo cugino, ma di fronte a mamma e papà. Se loro non fossero stati nell’equazione, quegli ultimi dieci minuti li avrebbe guardati a cuore molto più leggero.
    
    Il tempo rimanente trascorse lentissimo, la partita sembrava non finire più… ma alla fine eccolo lì, il triplice fischio dell’arbitro. Tutti erano contenti: chi per il successo degli Azzurri, chi perché aveva vinto la scommessa facendo impegnare sua cugina a passare le vacanze insieme, chi perché poteva evitare di indossare quell’imbarazzante perizoma di fronte ai genitori. «Per poco, mi spiace…» gli disse per prenderlo in giro, ignorando deliberatamente il fatto che, in ...
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