1. La cuginetta - Capitolo 5


    Data: 25/11/2022, Categorie: Incesti Autore: Un cugino fortunato, Fonte: EroticiRacconti

    ... girandosi. Per fortuna era seduto nel posto davanti e non riusciva a vedere quello che stava succedendo tra me e la cuginetta.
    
    Cristina aumentò la velocità, alternando dei movimenti lunghi e lenti con cui andava a coprirmi il grande ad altri più veloci e corti e continuando a compiere piccole rotazioni. Mi stava facendo impazzire di piacere. "Hhhhh-o b-b-b-evuto un pooooh" farfugliai. "Per fortuna mamma dorme e non ti ha sentito" rise mio padre. La mia presunta ubriachezza era l'ultima cosa di cui preoccuparmi se mia madre si fosse svegliata.
    
    Cristina stava muovendo la mano a una velocità forsennata e iniziai a fremere, ero molto vicino al mio limite, ma non potevo venire così, avrei imbrattato tutto il taxi. Mi girai verso di lei per cercare di farglielo capire quando la sentii dire: "Quanto manca?" "Pochissimo" bisbigliai. "Ancora una ventina di minuti" rispose l'autista. "Allora mi sdraio sul mio cuginetto e mi faccio un pisolino" comunicò Cristina a tutti, mentre continuava a ...
    ... masturbarmi.
    
    Ero veramente vicinissimo al limite ma cercavo di resistere per non fare un macello nel taxi, volevo trovare una soluzione, ma forse era troppo tardi. Poi successe l'impensabile. Cristina si accucciò come per dormire con la testa sulle mie gambe, ma, invece, mise in bocca la mia cappella mentre con l'altra mano continuava a segarmi. La cosa mi mandò in estasi, mi morsi la lingua per non urlare dal piacere, inarcai la schiena sollevando leggermente dal sedile e sparai un'enorme quantità di sperma nella bocca di mia cugina. Tutto il mio copro fremere dal piacere e dall'eccitazione.
    
    Mia cugina inghiottì tutto e con la lingua pulì lo sperma rimanente e inghiottì di nuovo. Nessuno sembrava essersi accorti di quanto successo. Quando la mia erezione si fu calmata, Cristina diede un ultimo bacino al mio cazzo, mi ritirò su le mutande, richiuse pantaloni e cintura e appoggiò la testa sulle mie gambe. Ero in paradiso. Mi aveva fatto godere tantissimo. Al ritorno in camera dovevo ricompensarla. 
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