1. Haank Lindsay.


    Data: 24/11/2022, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Quella sera, la vigilia di Natale, si svolse una riunione del personale dirigente dell'immenso cantiere, fu una lunga seduta formale, con la presenza anche del Gran Capo Carter che fece il bel regalo di rampognare duramente i suoi sottoposti a causa del ritardo sui lavori.
    
    La scena fu bella e anche leggermente comica, Carter che guardava direttamente negli occhi il numero Due, il Capo Operativo, facendogli capire che lo riteneva il maggior responsabile dell'accaduto e lui, in risposta, gli mostrava uno sguardo tenero e umiliato da cane fedele trasformandolo poi in cattivo rivolgendolo ai numero Tre, Quattro e Cinque, con crescente intensità dei lampi di fuoco negli occhi. Il comico? Anche questi, a loro volta, riportavano lo sguardo cagnesco ai sottostanti numeri.
    
    Ah... il gioco dello “scarica barile”!
    
    Io non c'entravo con i lavori del cantiere, il mio compito era quello del "cane da guardia", gestivo la sicurezza interna, il prevenire dei furti e danneggiamenti che senza un controllo ferreo potevano diventare una vera piaga. Ero a capo di un centinaio di guardiani, tutti di colore, e pur di far rispettare le regole, usavamo anche delle maniere un po' rudi, lo riconosco apertamente, ma in questo modo riuscivo a mantenere i problemi entro i limiti di una percentuale accettabile.
    
    Un lavoro il mio? Mah... Più che altro un ripiego, dovevo pur mangiare e poi che potevo trovare di meglio io, un colonnello delle Forze Speciali Sud Africane, Ex membro dell'EO, ...
    ... Esecutive Outcomers? Questa era divenuta una struttura scomoda, qualcosa da nascondere, disconoscere, ripudiare da parte dell'allora classe politica, noi eravamo sulla lista nera dopo aver fatto opera di pulizia in tutta l'Africa Australe!
    
    Quindi accettai di buon grado quel lavoro, inutile pensarci.
    
    Dopo la riunione era prevista la solita festa natalizia nella grande sala di rappresentanza, ma con una particolarità niente affatto trascurabile, infatti per la prima volta in assoluto, alla festa era prevista anche la presenza delle mogli dei pezzi grossi!
    
    Quindi tutto fu più curato del solito, un immenso albero di Natale venne fatto pervenire da chissà dove, i tavoli erano riccamente imbanditi, ma l'atmosfera? Nient'altro che gioiosa! Anzi, sembrava più una commemorazione funebre! Oltre ai grandi capi c'erano le decine e decine di tecnici intermedi e come ho detto, le rispettive signore dei boss. Da una parte della sala, facendo gruppo fra loro, c'erano pure i funzionari indiani del reparto amministrativo.
    
    Nell'isolamento assoluto dove lavoravamo, oltre il cantiere che riguardava la costruzione dell'enorme diga idroelettrica, non esisteva nulla. Non vedevamo proprio delle donne bianche, se non solo saltuariamente e raramente. Alla festa c'erano invece proprio le mogli dei grandi capi, quelle che vivevano nelle villette prefabbricate sulla rampa della montagna con tanto di aria condizionata, piscina personale e servitù, era un mondo a loro riservato e a noi escluso.
    
    Noi ...
«1234...10»