1. BOCCA MISTERIOSA


    Data: 16/11/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    Dovevo sottopormi ad un esame particolare dal nome strano e per questo mi ero rivolto alla clinica XXXXXXX di YYYYYYYYYY riuscendo a prenotare per mia fortuna a settimane e non mesi di distanza.
    
    Non ero particolarmente preoccupato, era più uno scrupolo del mio medico per alcuni sintomi, poi rivelatisi passeggeri e infondati, che avevo accusato.
    
    Ad ogni modo, ero nella sala d’attesa, di buon mattino, stupito di trovarmi da solo e contento perché così mi sarei liberato in fretta.
    
    Al di là della porta a vetri che mi separava dall’ambulatorio udivo due voci femminili, giovanili, parlare fittamente. Immaginai fossero infermiere o tecniche di laboratorio. Lo strano era che, come se nessuno potesse udirle, stavano parlando di cose molto personali. Non che potessi udire tutto, visto che era un chiacchiericcio fitto e quasi inintelligibile, però qua e là captavo una frase o una parola che poteva rendere il senso generale del discorso:
    
    Insomma, sorrisi ad ascoltare involontariamente queste confidenze intime e la mia fantasia volò alta, d’altronde dovevo far passare il tempo nell’attesa, immaginando di essere io l’oggetto della discussione. Non comprendevo la maggior parte del discorso ma il tono era chiaramente eccitato. Di colpo non udii più nulla e, dopo qualche secondo, la porta si aprì.
    
    Apparve un ragazzo che mi chiese nome e cognome scomparendo poi all’interno.
    
    Oziosamente pensai che non doveva essere lui il protagonista della chiacchierata. Non lo so, era più ...
    ... una sensazione nel vederlo un po’ effeminato, forse la voce. Ebbi subito l’impressione che fosse gay. Magari mi sbagliavo e, comunque, erano affari suoi, ma questa fu l’impressione a pelle.
    
    Attesi qualche altro minuto e poi la porta si riaprì. Invece del ragazzo vidi una giovane in camice bianco: una brunetta con i capelli raccolti in una lunga coda che mi sorrise invitandomi ad entrare. Quando si voltò ebbi modo di ammirare le sue virtù callipigie che spuntavano dal camice evidentemente non troppo comodo. Beh, ho sempre apprezzato la bellezza femminile e lei era veramente carina. Appena dentro vidi un’altra ragazza, anche lei carina, molto somigliante all’altra anche se con i capelli parecchio più corti e sciolti sulle spalle. Il mio pensiero individuò subito le due come le protagoniste della chiacchierata che avevo spiato e la cosa mi scaldò il sangue nelle vene. Tanto più che entrambe mi sorridevano forse più del necessario per la normale cordialità (non sono poi da buttare, ho 30 anni, faccio sport regolarmentee so di non dispiacere all’altra metà del cielo.).
    
    Insomma, tutto complottò affinché i miei bermuda (era estate e faceva molto caldo) iniziassero a diventare scomodi. Imbarazzato, perché una rapida occhiata in basso mi confermò che qualcosa cominciava a vedersi, esegui i loro ordini togliendomi la maglia e stendendomi su una specie di catafalco spigoloso e stretto. Una risatina eccitata, fuori dalla portata dei miei occhi, e dei sussurri incomprensibili delle ...
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