1. Basta! – Parte 6


    Data: 14/11/2022, Categorie: Erotici Racconti Sesso di Gruppo Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... fica e culo la lubrificasse notevolmente, ma la stretta del nero le impedì di liberarsi del doppio abuso. Mentre gli uomini, una volta che scaricavano i coglioni, riprendevano fiato, Lorella continuava ad essere penetrata in ogni anfratto del suo corpo e la sborra che gli era stata versata dentro, veniva montata come la chiara d’uovo, formando una schiumetta bianca che le incorniciava i buchetti. Alla fine, quando l’ultimo uomo si dichiarò soddisfatto lei, sfinita, si lasciò cadere supina sul letto, a gambe aperte. Decisi che Gino, nonostante si fosse masturbato per tutto il tempo e si fosse venuto in mano due o tre volte, non era stato abbastanza coinvolto: «Gino, certo che tua moglie mica può tornare così sporca al villaggio!… -Lui, perplesso, annuì- …Ecco: e allora, dagli una bella pulita: comincia a leccarle via la sborra dei nostri amici dal viso, il collo ed i seni, per farti la bocca, ma poi non dimenticarti anche il culo ed la fica! Inizia!» Mi guardò interdetto, ma il mio sguardo deciso lo convinse a fare quanto avevo detto. Dopo una ventina di minuti, controllai accuratamente la donna e mi dichiarai accettabilmente soddisfatto di come il marito l’aveva pulita. Così i coniugi si rivestirono, mentre Mamoud si giro verso i divers: «Bene, signori: direi che per completare il nostro accordo, manca ancora una cosa» disse, ridendo. Gli uomini anche ...
    ... risero forte e misero mano al portafogli, consegnando all’egiziano cinquanta euro a testa, meno i due britannici che, lasciando quaranta sterline a testa, pagarono più dei compagni, anche se non sembravano particolarmente scontenti. Lorella e Gino rimasero stupiti ed un po’ offesi del fatto che il loro gioco venisse monetizzato, ma rimandarono i commenti a dopo, quando saremmo stati soli, lì a cinque minuti. Camminavamo verso il villaggio degli egiziani, quando Gino, timidamente, sollevò la questione: «Sì… però… insomma: io e Lorella siamo un po’ offesi, ecco» Sollevai un sopracciglio, con fare interrogativo. «Sì… insomma… essere trattata come… come una-di-quelle… Cioé.. il gioco ci va bene, ma per soldi, dai…» «Una-di-quelle? -chiesi- cosa intendi dire?» Lui si impappinò un poco, poi radunò il coraggio e controbatté «Si, insomma… come una… una puttana, ecco!» Lo guardai con un sorriso acido, particolarmente da carogna: «Ma Lorella E’ una puttana: e allora è cosa buona e giusta che le sue prestazioni siano state monetizzate! E comunque, a rigor di termini, Lorella non si è prostituita, cioè non ha ricavato denaro dalle sue attività: ha solo favorito un conoscente che sta attraversando un periodo di poco lavoro e quindi pochi guadagni; in ultima analisi, ha fatto… beneficenza, ecco!
    
    Comunque, io, in quanto bull, avevo deciso così e non c’é null’altro da dire!» 
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