1. Io e la mia amica in un bagno di discoteca


    Data: 08/11/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Lesbo Autore: giorgina13, Fonte: RaccontiMilu

    Ci mettemmo un po’ ad addormentarci, forse per il caldo, o per quel film molto agitato che avevamo appena finito di vedere. Mentre sentivo lei sempre più preda di Morfeo, io mi giravo e rigiravo, presa da mille pensieri folli e sbagliati, che schizzavano fuori come scintille dalla mia testa e che, forse a causa dell’eccessiva stanchezza, tendevano a tormentare sempre più la mia mente. Ma io imperterrita cercavo di evitare qualsiasi contatto o sguardo eccessivamente prolungato con lei. Era abbastanza evidente che mi piacesse. Chi mi conosceva bene avrebbe giurato che la pensassi giorno e notte ed effettivamente era così, pur se, ancora in quel momento, cercavo di autoconvincermi del contrario. Mi girai a guardarla e, nonostante fosse buio pesto, un esile spiraglio di luce mi permetteva di scorgere i suoi dolci lineamenti. Mentre dormiva era ancora più bella del solito ed emanava attorno a sé un alone di tranquillità e serenità. Contemplarla permetteva alla mia mente di snodare quel forte intreccio di pensieri che aveva precedentemente aggrovigliato tutti insieme, così che non mi ci volle molto per cadere in un sonno profondo, ma sereno.
    
    Fu un bagliore di luce più forte e diretto degli altri a svegliarmi l’indomani mattina. Quando aprì gli occhi mi ritrovai abbracciata a lei. Panico. Cercai di spostarmi lentamente senza svegliarla, ma purtroppo il mio tentativo fallì. Subito dopo pochi secondi anche lei si accorse della posizione alquanto stravagante in cui ci eravamo ...
    ... ritrovate. Non riesco a spiegare cosa successe, ma ci guardammo. Ci guardammo a lungo diritto negli occhi, fino a che io non mi costrinsi a volgere il mio sguardo da tutt’altra parte. “Buongiorno” le dissi e lei ricambiò immediatamente. “Non volevo svegliarti, ma purtroppo non riuscivo a spostarmi” continuai, cercando di non soffermarmi troppo sull’accaduto.
    
    Quella giornata all’università passò molto velocemente. Avevamo tantissime lezioni eppure la mia mente non riusciva a non pensare a quanto era bella quella mattina. Subito dopo esserci alzate, infatti, lei era andata dritta in bagno, ritornando in sole mutande e reggiseno.≪Quanto era bella, quanto era bella, quanto era bella≫ riecheggiava nella mia testa. Non ero riuscita a staccarle gli occhi di dosso per tutto il tempo. Ok basta, dovevo finirla lì. Lei non era lesbica, anzi al contrario aveva già rifiutato una sua amica, rivendicando la sua convinta eterosessualità.
    
    Quella sera saremmo dovute andare con il nostro gruppo di amiche in una discoteca nota di Milano, per festeggiare la fine degli esami. Ci cambiammo insieme e, in ritardo come sempre, chiamammo un taxi per raggiungere le altre che già ci aspettavano da un pezzo.
    
    Sembrava una serata tranquilla, ballammo tutte scatenandoci, ma sensualmente, cercando di catturare l’attenzione di qualcuno. Ad un certo punto però, si girò lei e, urlando per farsi sentire in mezzo alla musica, mi disse “che ne dici se ci baciamo?”. Io rimasi stupita. Questa richiesta era stata ...
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