1. Melissa una sorella terribile


    Data: 23/06/2018, Categorie: Incesti Autore: giuliano, Fonte: RaccontiMilu

    ... dovuto dalla costrizione di parti cosi delicate.
    
    Le faccio scorrere i collant verso il basso, la mia mano tra le sue gambe si fa audace e temeraria, risale le gambe ed accarezza il suo sedere, soffermandosi sulle piegoline dell’orifizio anale, con maggiore determinazione infilo le dita sotto l’elastico del perizoma e con un dito entro dentro la fonte del suo piacere, noto che il suo sesso abbonda di umori vaginali e i peli biondi che fanno da stupenda cornice alla fessura ne sono fradici.
    
    La voglia di odorare questa meraviglia, si fa prepotentemente strada dentro me, affondo il mio volto fra le sue gambe, l’odore del sesso di Melissa è pungente, aspro sa di aceto e pipi, il suo perizoma ne è impregnato totalmente di questo meraviglioso aroma, tutto questo mi crea una seconda erezione, i miei testicoli mi fanno male, Melissa allunga le braccia vuole che la cinga con le mie, mi prega di entrare dentro di lei, sta diventando implorante il suo grido di liberare la sua sessualità.
    
    Sperando che i nostri genitori non rientrino anticipatamente, le strappo il perizoma di pizzo, lei è felice, ha capito che ho deciso di violare la sua femminilità, il mio pene e duro e grosso, entro con delicatezza dentro il suo utero il canale d’ingresso e piuttosto stretto…..delicatamente le sue pareti si schiudono offrendosi al mio pene, ora la maggior lubrificazione rende più facile l’amplesso lei si stringe a me e mi sussurra frasi dolci e tenere:
    
    ‘Ti amo amore mio, ti ho sempre amato ...
    ... fratello ti amerò sempre, vita mia’.
    
    Il miei colpi cadenzati, possenti e continui raggiungono l’apice quando la voce di Melissa urla:
    
    ‘Vengo Giuliano vengo amore mio’
    
    Non riesco a trattenere il mio piacere, riempio la pancia di mia sorella di sperma.
    
    La bacio teneramente le mie mani la toccano e le mie dita s’insinuano sotto il suo fondo schiena, la metto prona e le metto tre cuscini sotto la pancia per fare in modo che il suo sedere sia posizionato nel migliore dei modi, affinché io possa affondare il mio pene dentro il suo orifizio anale.
    
    Con il suo perizoma ormai inservibile le pulisco le ultime gocce di sperma che continuano a fuoriuscire dalla vagina, lei ha capito le mie intenzioni e si raccomanda che faccia piano perché sarebbe prima volta che fa ‘questa cosa’ per stemperare l’atmosfera le chiedo con quante persone fosse stata prima di me, la sua risposta è sconcertante il numero è uno.
    
    Rimango allibito le ripeto la domanda convinto che non l’abbia capita bene, la sua risposta e sempre la stessa, le chiedo chi l’avesse sverginata si ammutolisce e non mi risponde accenna a un nome Pa.. poi si ferma.
    
    Sono pronto il mio pene è di nuovo duro e vitale con lentezza un po per volta l’affondo dentro il suo sedere, vado pianissimo lei si lamenta e comincia a piangere dal dolore, incurante delle sue rimostranze continuo ma il dolore per lei diventa insopportabile esco a malincuore da quel tenebroso ed oscuro rifugio.
    
    Lei mi guarda mi chiede se sono rimasto ...