1. Quel demone chiamato angela.- cap 2 di 6


    Data: 19/09/2017, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    Dopo quell'incontro intimo ed importante, Biagio ed Angela si erano separati con la promessa di vedersi ancora, nonostante i loro “mondi” fossero diversi e distanti.
    
    Era stato Biagio a suggerirle “Iscriviti all'università nella mia città, così possiamo stare insieme quanto e quando vogliamo”.
    
    Pochi giorni dopo, piangendo al telefono, Angela aveva detto che non le sarebbe stato possibile aderire all'idea di Biagio: di tutti gli otto fratelli lei, la più giovane, era stata l'unica a poter studiare fino al conseguimento di un diploma, nonostante fosse femmina. Particolare non secondario quest'ultimo, per i cinque fratelli e le due sorelle che le avevano concordemente detto di trovarsi un lavoro.
    
    Biagio le aveva detto: “OK, ti assumo io, sarai la mia segretaria”.
    
    Era stata una battuta istintiva, fu invece una idea di base sulla quale lavorarono fino a mettere a punto anche i piccoli particolari per far credere ai famigliari di Angela che la ragazza si dovesse recare a Roma per un colloquio di lavoro. In realtà si erano incontrati in una cittadina qualsiasi per parlare del loro progetto ma soprattutto per fare sesso.
    
    Angela aveva ripensato ogni momento di ogni giorno alla sua “prima volta” vissuta con Biagio, tenendo sempre accesa la fiamma del desiderio, la voglia di rifarlo ancora. Esaminando anche i suoi comportamenti di quella prima volta, trovandoli tutti sbagliati. Voleva dimostrare a Biagio di non essere timorosa, imbranata, impacciata come quella volta. Si ...
    ... sentiva donna, voleva darsi a Biagio da donna e non da ragazzina impaurita.
    
    Biagio dal canto suo aveva vissuto proprio con Angela una esperienza radicalmente diversa da tutte le sue numerose altre. Angela era stata l'unica ragazza alla quale aveva tolto la verginità fisica, tutte le altre erano state donne esperte, calde, focose, disinibite e in fondo, in fondo, finivano con il somigliarsi abbastanza tra loro per il come avevano fatto all'amore con lui. Solo Angela si era diversificata in modo radicale. Angela era il pezzo prezioso della sua collezione di donne.
    
    Rivedersi era inevitabile. Vivere le ore di quell'incontro in maniera passionale pure.
    
    Biagio aveva atteso Angela alla stazione.
    
    Quando si erano visti avevano corso l'uno verso l'altro per abbracciarsi come in una scena di certi film romantici. Appena afferratala dai fianchi, Biagio l'aveva letteralmente sollevata da terra facendole fare più di un giro intero, come fosse stato un fuscello, indifferente alla gente che stava intorno a loro, chi a guardarli chi a muoversi in un confuso viavai.
    
    Poi l'aveva messa a terra, si erano baciati con passione e quando le bocche si erano distaccate, restando stretti con le braccia di uno attorno ai fianchi dell'altro, spingendo entrambi il proprio bacino verso l'altro, guardandola negli occhi Biagio le aveva detto “Ho preso una camera in un albergo qui vicino”
    
    Lei aveva risposto “Portamici subito”.
    
    Avevano riso e tenendosi per mano avevano corso in mezzo alla ...
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