1. INNAMORARSI A VENT’ANNI


    Data: 22/06/2018, Categorie: Etero Autore: firuze, Fonte: RaccontiMilu

    ... volevo, neanche un gemito di paura ed un poco di dolore su cui facevo forse conto…
    
    Minacce vane. Certo’ che non mi avrebbe presa in quella posizione. Però’. Il suo modo di fare’mi aveva infiammata. Quelle parole così forti’ E poi? E poi quella domanda, e la minaccia di scoparmi il culo’No, quello è vergine, davvero. Mi ascolto mentre lo dico e sembra quasi me ne vergogni. Io che’io che da troia continuo a bagnarmi quasi fossi una cagna in calore. Il frustino, per la verità nemmeno mi ha fatto male. Ero immobile, non volevo passasse niente del mio stato d’animo. Eppure, paradossalmente solo in quel momento ho realizzato di esser sua. Un gran casino. Una rabbia indicibile, una delusione cocente. Come nei romanzetti di infimo ordine, ‘quale affronto!’ Mi brucia, sono offesa, queste maledette lacrime che mi irritano’ gli occhi…
    
    Rivestiti. Non avevo neppure previsto le eventuali precauzioni, la’ testa troppo presa da lui. Poi ho avuto le mie cose…ne sono uscita, ho finito solo ieri…e lui con le sue puttane…quelle di certo le ha sempre scopate col preservativo…non riesco a pensare ad altro: Lui e la sua puttana al ...
    ... bar…
    
    Non una decisione maturata lentamente, pensata, una decisione improvvisa, inspiegabile anche per me. Devo, non posso…
    
    Più tardi barcolla, rivestita alla meno peggio, mentre la sostengo fino alla sua porta e dentro casa sua.
    
    Vattene, sibila. Io marcio tronfio ed orgoglioso per non essere sceso ancora più in basso di così. Solo più tardi mi domando se non sia stato solo un gran coglione. La occasione di una vita. Vero che così me la sono tolta dalle palle…non avrò il rimorso…e poi, dopo cosa succedeva? Era già appiccicosa prima. Temo che continuerò a pensarci a lungo, per tutta la vita anzi.
    
    ‘
    
    In casa mi trascino sotto la doccia. Non voglio rivivere col pensiero quei momenti. Ad un certo punto la sua erezione non c’era più, e questo per me è stato il peggiore degli schiaffi.
    
    Mi appoggio alla parete e con le mani sfioro gli stessi punti che lui ha accarezzato, morso, baciato. Penso al suo torace, nudo, alle parole sibilate, alla minaccia di prendermi con la forza, al cazzo gonfio, duro, forte’alla sua sfida di farmi il culo’ Vengo, senza neppure un gemito, quasi senza toccarmi, svuotata nel corpo e nell’ anima. 
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