1. Le terre di Medryl – Fiera di mezzestate


    Data: 09/10/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: Fun123, Fonte: RaccontiMilu

    Questo breve racconto di fantasia è ambientato nel continente fantastico di Medryl. Spero ve ne faranno seguito altri, a descrivere le vicende dei personaggi che lo abitano.
    
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    L’aria della sera d’estate era calda, anche se una leggera brezza la rendeva piacevole e non troppo afosa. A onor del vero, la cittadella di Lidres era probabilmente uno dei posti migliori del continente in cui trovarsi, in quella stagione, con il suo clima temperato e le piogge scarse, ma comunque sufficienti a non rendere tutto troppo riarso.
    
    Non era tra l’altro un caso che proprio un quel periodo si tenesse lì, ormai da quasi un secolo, una fiera di mezza estate, a cui accorrevano persone da tutte le province vicine. Oltretutto, la posizione tranquilla della cittadella aveva fatto sì che nonostante i tumulti politici del continente, solo una volta era stato necessario annullare la fiera, ben 53 anni prima, a causa di un possente esercito in transito lì proprio in quel periodo, durante il breve conflitto conosciuto come la “Guerra dei Tre Soli”.
    
    La cittadella e le immediate vicinanze della sua cinta murata erano un viavai costante di persone, tra bancarelle e carri dei mercanti, tende e costruzioni improvvisate di ogni tipo, guardie armate e semplici curiosi. Musica sembrava arrivare da ogni dove, così come odori e profumi che per tutto il resto dell’anno era impossibile sentire li. Il sole era ormai tramontato da qualche ora, e tutta la cittadella era illuminata da grandi bracieri, ...
    ... candele e lanterne, oltre che dalle occasionali fiammate dei mangiafuoco, di solito accolte con un applauso ed un’esclamazione di ammirazione.
    
    Yimieth camminava in mezzo a quella folla, sgusciando senza fatica tra le persone. Era stato a Lidres solo alcune volte, ma aveva un fiuto naturale per i viottoli e le stradine, il dono di muoversi tra la gente senza fatica, sapendo sempre quale scorciatoia avrebbe aiutato e come non restare imbottigliato a causa di due carri che ostruivano una strada troppo stretta. Inoltre, quella confusione e mescolanza di persone, rendeva anche meno inusuale il suo aspetto, di solito piuttosto peculiare e riconoscibile nel continente.
    
    Gli elfi del deserto era infatti una visione assai rara, dopo che erano stati quasi tutti ridotti in schiavitù e la loro terra natale devastata dall’invasione di una stirpe di uomini rettile giunti da una remota landa del sud.
    
    Lui, a tutti gli effetti, era un esemplare piuttosto comune della sua stirpe, caratterizzata da un dimorfismo sessuale piuttosto ridotto. Aggraziato, piuttosto minuto e snello. La pelle di un tono simile a quello della cannella, gli occhi grandi, neri, dalle lunghe ciglia e adornati da un trucco scuro. I capelli erano mossi, lunghi fino alle spalle, neri ma con le punte sfumate verso il rosso da un colorante alchemico, liberi di ricadere a ricoprire in parte le sue orecchie appuntite.
    
    Gli abiti erano similmente indefiniti, una semplice camicia sfiancata, tanto lunga da arrivargli a metà ...
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