1. Carta bruciata- 4 Pelle


    Data: 29/09/2022, Categorie: Etero Autore: MadamaFoscarina, Fonte: EroticiRacconti

    Se chiudo gli occhi e ripenso a Luca, al Luca conosciuto nella sua interezza, mi ritorna in mente la nostra prima volta, a casa sua. Come se fosse stata di nuovo la prima volta per me.
    
    Me lo ricordo bene, quel giorno.
    
    Metà dicembre, una giornata fredda ma limpida e soleggiata. Un'estate di San Martino a fine dell'anno. Gli ho portato il ginseng e il cornetto, non ha mai provato il ginseng, bisognava porre rimedio il prima possibile. Rido sotto i baffi mentre lo beve. Sento tirare la zip dei miei stivaletti, sono i suoi gattini. Un maschio e una femmina. Il maschio mi salta in braccio.
    
    "Carino, vero?"
    
    "Sì... Anche il padrone non è male"
    
    Si avvicina. Gli lecco i via i baffi al ginseng che gli sono rimasti. Le nostre labbra si incontrano.
    
    Siamo in piedi. Abbracciati. Sotto il mio orecchio sento quel tum tum che da mesi è il mio pezzo preferito. Gli accarezzo la schiena ampia. Poi il petto. Sento i suoi capezzoli al di sotto della maglietta. La nuca sta formicolando nel punto dove le sue dita sottili mi stanno accarezzando.
    
    Mi afferra per i glutei e mi prende in braccio. Fingo di volermi svincolare. Chiude la porta, così i gattoni non ci disturbano.
    
    Il materasso cigola sotto il nostro peso. Ridiamo come due scemi. Mi schiaccio su di lui. Nonostante i vestiti, avverto nitidamente una presenza importante sul mio osso pelvico.
    
    Non servono parole, solo gesti. Naturali come respirare. Mi accarezza da sotto il maglioncino e tra un respiro spezzato e ...
    ... l'altro dice che ama toccarmi la pelle. Che mi ama. È la prima volta che me lo dice.
    
    "Non te ne andare, resta qui con me". Via il maglioncino, via la sua maglietta. E via libera sul suo torso. Somiglia al David di Michelangelo, ma è decisamente più attraente. Via anche i pantaloni di entrambi. Mi fa sedere in braccio. La sua grossa erezione ormai è palese e mi ci struscio sopra.
    
    Pelle.
    
    Pelle nuda contro altra pelle nuda.
    
    Il tatuaggio di Corto Maltese sul fianco sinistro. Con l'indice ne percorro i bordi, come a volerlo imprimere nella mia memoria tattile. Mi slaccia il reggiseno e mi copro istintivamente con le mani.
    
    Lui me le sposta e affonda il viso al centro del mio petto. Gli accarezzo la testa, stringendogli i ricci. Comincia a baciarmi i seni, piano, le sue labbra si chiudono attorno a un capezzolo e sento il chiaro suono del risucchio. Ci affonda le mani sopra, stringe e rilascia. Gli piace il mio seno, dice che sembra fatto apposta per lui, per stare nel suo palmo. Mi bacia il collo, le spalle, i capezzoli, mentre le sue mani si infilano nelle mie mutandine. Me le tira giù. Si ferma un attimo, in attesa. Sto tremando come una foglia. Gli tasto timidamente i boxer, e glieli sfilo.
    
    Ora siamo pelle contro pelle. È caldo. Tanto caldo. Mi piace. Tremare di eccitazione.
    
    Lo bacio ancora e ancora. Mi porta sopra di lui, e lo sento premere. Piano. Vertigine. Paura e desiderio. Non dice niente, aumenta la pressione sul mio intimo. Scuoto la testa.Rimaniamo a ...
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