1. Che giornata! (cap. 2: la spiaggia)


    Data: 25/09/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Pistola45, Fonte: Annunci69

    .....segue
    
    Finalmente la troviamo, la spiaggia libera naturista, ombrelloni piantati qua e là. Decidiamo di passeggiare fino in fondo, per dare un’occhiata in giro. Gente per lo più completamente nuda, alcuni coi costumi o col topless, ma di base gente di una certa età. Brutti e grassi.
    
    Dietro il bagnasciuga c’erano una decina di metri di spiaggia, poi un rialzo del terreno dove cresceva un po’ d’erba, poi il terreno si abbassava di nuovo per dare spazio ad un altro paio di metri di sabbia, forse tre.
    
    le dico, .
    
    La mia idea era quella di fare un po’ di giochi tra di noi, visto il livello dei presenti. Annuì.
    
    Stendiamo i teli in terra e in un attimo è splendidamente nuda, si corica, le tette al sole, il poco pelo tagliato corto della passera pure. Ho già il cervello in confusione, mi piace da matti così abbronzata e già mi preoccupa il dover tener a bada un’erezione che in quel contesto mi imbarazzerebbe. Poco dopo sono nudo anch’io e mi corico al suo fianco.
    
    Restiamo qualche tempo in silenzio, immersi in quel totale bagno di sole. Fa molto caldo.
    
    C’è un certo via vai di “vù-cumprà”, uno si avvicina carico delle sue merci che ci vuole vendere a tutti i costi.
    
    Ma non volevamo nulla e soprattutto non ero a mio agio: mi trovavo nudo davanti ad uno sconosciuto e nuda era la mia ragazza, non ero abituato. Ci saluta, se ne va e io realizzo che Lei, al contrario di me, non ha nessun problema.
    
    Mi gira per la testa il detto comune che questi neri sono ...
    ... molto dotati e la cosa mi ispira fantasie. Ho sempre fantasticato di vedere un grosso membro nero che entra nella sua bianchissima passera… l’ho visto più volte nei porno e queste immagini mi hanno sempre arrapato molto, ma nella realtà… riuscirei a sopportarlo?
    
    Con questi pensieri in testa il mio “coso” si gonfia inesorabilmente, nonostante il mio sforzo contrario, e non posso fare a meno di cominciare ad accarezzarla. Sulla pancia, fin su sulle tette, poi sul collo, le passo le dita sulle labbra, me le succhia.
    
    Con le dita bagnate della sua saliva vado verso la fessura tra le gambe. Come immaginavo, fradicia!
    
    Ci baciamo, di tanto in tanto Lei giocherella col mio pene, poi lo lascia per passarmi la mano tra i capelli, continuiamo a limonare. Di controllare la mia erezione ormai, non ci penso nemmeno più.
    
    Un ragazzo di colore che passava di lì ci guarda, rallenta e infine si siede in terra dietro di Lei a quattro, cinque metri di distanza. Ha pantaloncini beige fino al ginocchio ed una T-shirt bianca un po’ sudata, la pelle scurissima, una trentina d’anni, grossomodo.
    
    Lei non può vederlo perché è girata verso di me, non l’ha nemmeno visto arrivare ma io ce l’ho costantemente sott’occhio. Ci guarda, distogliendo lo sguardo solo quando si rende conto che anch’io lo guardo, forse ha paura che gli chieda di andarsene.
    
    Ma io continuo a giocare maliziosamente con Lei e lui capisce presto che non è mia intenzione cacciarlo. Si fa più sicuro.
    
    Addirittura sfrontato ...
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