1. Lady Midnight


    Data: 25/09/2022, Categorie: Lesbo Autore: Adelina69, Fonte: EroticiRacconti

    ... colorati stampati, davanti ha uno spacco inguinale, dietro una scollatura che arriva al culo, per coprire il seno due strisce di stoffa che si legano dietro alla testa.
    
    Non metto le mutande, le mie grosse poppe saranno a malapena celate, quando mi chino in avanti si vede tutto, se non tengo le gambe accavallate, quando mi siederò si vedrà la fica.
    
    Mentre ci incamminiamo, mi fa sapere che non avremo il nostro solito tavolo, hanno fatto una specie di gioco, una coppia a caso è stata sorteggiata per cenare con noi, le solite stronzate che architettano in questi posti, nella speranza di far divertire.
    
    L’enorme salone che funge da sala da pranzo, è quasi del tutto gremito, quando ci presentiamo all’ingresso, un addetto ci chiede il numero della cabina, poi sbircia in un tablet, e ci fa accompagnare al nostro posto.
    
    Per fortuna è in una zona un po’ defilata, i nostri due commensali sono già seduti, osservano il mondo che li circonda con l’aria annoiata.
    
    Ci accomodiamo, un timido sorriso e un buonasera, poi cala un silenzio poco benaugurante.
    
    Leggiucchio il cartoncino con il menù e il programma per la serata.
    
    Mi scolo il calice di bollicine, che qualcuno ha precedentemente versato, loro vedo che lo hanno già bevuto.
    
    Li osservo.
    
    Lei ha un vestito nero di stoffa leggera, attillato, corto a metà coscia, è abbronzata, capello meshato, tonica, belle tette, forse un po’ più giovane di me.
    
    Lui mi ricorda mio marito, non a caso sono vestiti quasi uguale, ...
    ... tra non molto scopriranno di avere le stesse passioni, lo stesso tipo di coglioni.
    
    Iniziano a parlare loro, i mariti.
    
    Dall’accento sono del nord, forse del triveneto.
    
    Dopo nemmeno un minuto, scoprono di avere la stessa passione per le motociclette Harley Davidson.
    
    Noi diventiamo immediatamente inesistenti, lei mi guarda sconsolata, le sorrido, questa sera non ho voglia di risentimenti, decido che ho solo voglia di divertirmi.
    
    “Mi chiamo Alberta, vediamo di trascorrere la serata in modo piacevole, nonostante questi due trogloditi”.
    
    Vedo il suo sguardo che si illumina.
    
    Sorride.
    
    “ Io sono Lucrezia, grazie per avermi salvata”.
    
    Ci facciamo una bella risata, e iniziamo a parlare del più e del meno, il lavoro, i figli, loro non ne hanno, sono nonna, lo dico con meno dispiacere.
    
    Iniziamo ad osservarci con occhio amichevole, dopo che ha iniziato a parlare la trovo davvero bella, conturbante, ogni tanto la sorprendo con lo sguardo posato sulle mie tette, lo stesso tipo di sguardo che aveva Adelina quando veniva al vivaio a comprare le piante officinali.
    
    Mentre chiacchieriamo, ogni tanto mi ritorna in mente, mi rivedo con lei sulla spiaggia, oppure quando me l’ha leccata in cucina, dopo aver fatto colazione, la prima volta che siamo andate al mare.
    
    C’è anche la visione di lei e Mia che se la leccano in quel furgone, o nella cabina di qualche peschereccio norvegese, la gelosia mi assale, e con lei la voglia di farle ripagare lo scorno, con la stessa ...
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