1. Cam girl per una notte


    Data: 15/09/2022, Categorie: Masturbazione Autore: Adore, Fonte: EroticiRacconti

    La casa è vuota, sono sola da giorni. Da tanto, troppo tempo senza contatto fisico con nessuno. La solitudine non mi crea problemi, anzi. Ci ho messo tanto ad accettarla, a domarla. Ora la apprezzo e ne godo ogni singolo istante. Solo che certe convinzioni, seppur solide, spesso vengono meno. La notte, quando mi accoccolo sotto le coperte, la solitudine diventa cattiva consigliera. Smette di essere un'affettuosa amica di vecchia data. E mi fa fare cazzate. Cazzate tipo tornare a frequentare un certo tipo di chat in cui avevo giurato di non mettere più piede. Dove la compagnia sbagliata si trova in meno di un minuto. Ma sono poi compagnie così sbagliate? Fanno al caso mio in questo momento... quindi, perchè no?
    
    E infatti è lì che finisco. E trovo anche una vecchia conoscenza, annoiata almeno quanto me. Protetta dal buio della notte e spinta dalla solitudine, dall'insonnia, mi faccio avanti. Apro la webcam, pronta a mostrarmi. Indosso un completino semplice, bianco. Il pizzo mi decora il seno, il push up aiuta le mie piccole forme a sembrare più invitanti. Il tanga coordinato mi fa risaltare i fianchi. Lo tiro su il più possibile, la stoffa preme contro il mio piccolo sesso già umido. Il sedere è completamente nudo, la sottilissima striscia bianca dell'intimo mi separa le natiche in due metà perfette.
    
    Il mio spettatore è impaziente. Mi dice oscenità di ogni genere, descrivendo la sua incontenibile eccitazione. Vorrebbe avermi, mi racconta cosa vorrebbe farmi, ...
    ... sperticandosi in dettagli minuziosi. Mi mostro inscenando iniziale pudore. In giocchio sul letto faccio ondeggiare il bacino, languidamente. Mi tocco, ma solo accarezzandomi lievemente. Mi giro, per mostrargli come sto bene alla pecorina. Mi inarco, andando incontro alla webcam, sbattendogli in faccia il sedere e la passerina contenuta a stento dal tanga.
    
    Vuole vedermi nuda, non resiste più. Ma io ho voglia di giocare. Restando di spalle mi slaccio il reggiseno, muovendo la schiena, ipnotizzandolo come un'incantatrice di serpenti. Lo lascio scivolare giù, nascondendogli ancora il seno turgido. Mi palpo, gli faccio intuire che mi sto torcendo i capezzoli. Gemo, platealmente ma sinceramente. Sono eccitata. Continuo ad ondeggiare, sospirando forte mentre mi passo le mani tra i capelli, riversando la testa indietro. Decido di concedergli finalmente di vedermi. Gli mostro il seno. Sembra quello di una bambina e alla maggior parte degli uomini arrapa da morire. Il mio spettatore non è da meno. Dice di avere un cazzo enorme, duro come il marmo, con il quale vorrebbe violarmi in ogni modo, in ogni parte. Me lo mostra, la descirzione che ha dato delle sue dimensioni è fin troppo lusinghiera, ma non importa. Si sta masturbando rumorosamente. Lo imito. Spalanco le cosce ed inizio a darmi piacere con ancora indosso le mutandine, sento la stoffa impregnata di umori vischiosi. Porto l'altra mano alla bocca. Mi succhio le dita, le lecco, le insalivo, immaginando di fare un pompino al più gustoso dei ...
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