1. Ilaria, Martedì


    Data: 17/06/2018, Categorie: Anale Maturo Prime Esperienze Autore: luisa88, Fonte: xHamster

    …………… Ci sediamo a cenare, Anna [racconta che una sua collega deve abortire Venerdì e non sa come fare la preparazione, e che Nadia, scherzando rivolgiti ad Anna che Lei sa chi a chi rivolgersi.]………………………………………….
    
    Il martedì mattina era iniziato bene, una giornata piena appena alzato tempo di lavarmi vestirmi e fare colazione che era ora di salire al quarto piano, dove Enrica aspetta la mia visita per uscire con i genitori, entrando in casa era presente tutto lo stato maggiore mamma, papà, e Paolo che mi apre,” si sta preparando,è in bagno” sentendomi apre la porta ed entro il medicinale ed il materiale occorrente e già in bella mostra, scende il pantalone del pigiama si appoggia alla lavatrice, preparo la siringa col farmaco, cotone imbevuto ed inizio a strofinare, con l'altra mano, infilo l'ago ed inietto. Enrica, mentre massaggio la natica mi dice:”Domenica poco,Lunedì niente, oggi non sono ancora andata” io:” se domani non vai io domani pomeriggio sono a casa” lei “ok”, mentre esco dal bagno si fa passare i pantaloni, io saluto e scendo.
    
    In casa prima di andarmene a lavorare, mamma questa mattina riposa perché è di turno di pomeriggio, vuoi farla nel letto o ti alzi ? Senza darmi una risposta si gira e mette un braccio sotto il cuscino, preparo il medicinale, passando davanti alla camera c’è il sotto del pigiama ormai e un fatto consolidato, inizia ad avere la menopausa e di notte si spoglia, e di primo mattino gira senza veli, mi avvicino al letto è sveglia, alzo ...
    ... lenzuolo e copertina, natiche nude all’aria disinfetto, buco e tolgo l’ago massaggio, dopo che ho finito mi dice.”me l’hai fatta ieri sera li” –io—“facciamo riposare l’altra,finito si gira, purtroppo anche se è mamma non riesco a non distogliere gli occhi dalla phica pelata. La copro con il lenzuolo e me ne vado a lavorare.
    
    Mattina che scorre nella normalità, solite giro nei grandi magazzini per raccogliere il materiale da fare le consegne oggi non siamo nella nostra città, nei paesi vicini, lavatrici e frigoriferi vanno per la maggiore. Sul finire della mattinata all’ultima consegna ricevo sul cellulare personale una telefonata “3490104xxx”, rispondo: “Pronto“ “ mi ha dato il tuo numero Nadia, una collega di lavoro, avrei bisogno di fare……………….” Sul primo istante non riesco a collegare Nadia, la voce “Quando posso venire, ho l’appuntamento Venerdì mattina alle otto, in ospedale”, --io—“ci possiamo vedere quando finisci di lavorare”—“ok, io smetto alle 17,30 tempo di andare a casa e farmi una doccia, dove devo venire?” –io:” abito in via Roma 1/8” – “ok” e mi memorizzo il suo numero. .
    
    Al rientro in sede, chiedo le eventuali consegne da fare domani nel pomeriggio in modo di poter programmare, sono due e non sono pesanti ed il mio collega mi adopera per farle da solo lasciandomi libero. Certamente ringrazio e al più presto ricambio.
    
    Rientrando in casa, mamma che non avrei dovuto trovarla ha già tavola preparata mi aspetta, mentre mi lavo le mani suona il citofono, ...
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