1. L’estate – Capitolo 13 – Due mani sono meglio di una


    Data: 03/09/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Sesso di Gruppo Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    Zio Franco era sempre più turbato dalla presenza delle due giovani in casa. Dopo l’episodio della stanza non riusciva che a pensare a quei due corpi attraenti e pieni di vita, aveva sempre davanti agli occhi gli slippini delle ragazze mentre dormivano profondamente nel lettone.Le vedeva sempre uscire in pantaloncini e magliettine attillate e in casa le trovava sempre in pose e in abbigliamenti decisamente intriganti. A pranzo, quando erano seduti tutti insieme al tavolone della cucina, non riusciva a non fissare le tette tese sotto le canottiere e, quando le due ragazze si aiutavano a vicenda nel lavare i piatti sul tinello, il suo sguardo indugiava sempre su quei due culetti meravigliosi, vederli l’uno di fianco all’altro era uno spettacolo senza pari. Cominciò a sospettare che lo facessero apposta per stuzzicarlo. Ma cercò di frenare quelle fantasie, sapeva che Claudia era una ragazza molto seria e tutti quei pensieri erano solo castelli in aria che si era creato lui. Aveva già superato ogni limite penetrando segretamente nella loro cameretta qualche mattina prima e decise che non era il caso di esagerare.Intanto,mentre zio lottava strenuamente contro i suoi libidinosi pensieri,il pomeriggio Sara propose a Claudia di andare a fare un giro al bar della piazza. Claudia la fermò subito protestando: “Ma sei matta? Dopo quello che è successo l’altra mattina?”Sara ribattè pronta: “Perché? Che è successo? Ci siam solo mangiate un gelato!”Claudia era combattuta, la situazione ...
    ... dell’altra mattina l’aveva intrigata,è vero, ma si rendeva conto che non era il caso di esagerare. Cosa ci tornavano a fare?Ma Sara insistette così tanto e minacciò di andarci da sola, così che Claudia fu suo malgrado costretta ad accompagnarla. In fondo, ma non l’avrebbe ammesso mai, era curiosissima di ritornarci.Sara propose quella visita spinta da una curiosità morbosa, dopo l’esperienza della sagra era all’affannosa ricerca di conferme. Voleva capire se davvero bastava così poco per trasformare una normalissima situazione in qualcosa di molto più trasgressivo.L’idea che avrebbe potuto tranquillamente dare un aiutino a qualsiasi uomo l’eccitava da morire e la lusingava , e voleva avere la conferma che ,se avesse voluto, avrebbe potuto farlo praticamente con chiunque. Era sicura che quello che era accaduto alla sagra non lo avrebbe mai fatto a casa sua, dove tutti la conoscevano e dove la voce avrebbe potuto spargersi con notevole rapidità. Ma lì, come al campeggio, le cose erano assai diverse. Protetta da una sorta di anonimato aveva dato sfogo ai suoi veri istinti che,in città,erano invece rimasti sepolti per molto tempo. Fu con questi pensieri che si avviò con Claudia verso la piazza del paese.Giunsero in prossimità del bar verso le 14 e il gestore stava chiudendo, aveva aperto per pranzo ma non avrebbe riaperto almeno fino alle 17. Le due ragazze incontrarono il gestore proprio mentre stava abbassando la serranda.”Oh buongiorno signorine” le disse sorridendo.”Buongiorno” ...
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