1. 140 – Luisella con papi e mami


    Data: 14/10/2017, Categorie: 69, Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... forno e constatammo che ci avevano veramente consigliato bene. Innaffiammo il tutto con del buon Prosecco di Valdobbiandene e a fine cena mi accorsi che le due bottiglie si erano completamente prosciugate.
    
    Dopo il caffè e il liquorino d’ordinanza, pagai il salatissimo conto e uscimmo all’aria aperta.
    
    Si respirava il profumo dei pini marittimi, l’aria tiepida della sera ci avvolgeva e ci donava un meraviglioso senso di benessere, ci inoltrammo così sul lungomare e respirando a pieni polmoni l’aria salubre intrisa di iodio, camminammo a lungo tutti e tre abbracciati, tenendo la nostra tenera bambina in mezzo a noi. Mia moglie e io eravamo estremamente orgogliosi di Luisella, mentre camminavamo, ce la guardavamo e la mangiavamo con gli occhi.
    
    La somiglianza con sua madre era impressionante, alta appena un metro e sessanta, molto minuta, come lei, aveva i capelli biondissimi, mossi naturali, con dei boccoli in fondo, che teneva da sempre lunghi fin oltre le spalle, gli occhi azzurri chiarissimi, il suo visino da bambolina, il nasino all’insù, con la boccuccia che sembrava disegnata da un abile pittore, il piccolo seno, che nonostante i suoi recentissimi diciotto anni, pareva essere ancora adolescenziale, i fianchi appena accennati , il culetto rotondo e sporgente che era una vera opera d’arte e infine le sue gambe ben tornite che la bimba lasciva spesso e volentieri ampiamente scoperte. Come dicevo, mia moglie era uguale a lei, anche se il fisico più maturo le dava un ...
    ... aspetto molto più ‘troieggiante’ e ai maschi che incontrava dava sempre l’idea di una che amava profondamente il cazzo.
    
    Sentivamo la risacca del mare e anche un po’ di fresca aria che sostituiva gradatamente quella precedentemente più tiepida. Decidemmo così di tornare indietro e di andarcene a casa. Abituati alla promiscuità famigliare, mia moglie e io ci spogliammo nudi, la stessa cosa fece la piccola, ma, come d’abitudine, lei indossò un paio di mutandine pulite, quindi si infilò la sua immancabile camicia da notte rosa e assieme a noi si infilò in bagno, una lavata di gruppo e poi tutti e tre sotto il candido lenzuolo nello stesso grande letto. La luce della lampada da muro era ancora accesa e già la mia piccola si avvicinò pericolosamente a me’..
    
    ‘Papi, ho freddo”
    
    Così dicendo si avvinghiò a me, io sentii il suo acerbo corpo contro il mio e mi accorsi di una simultanea erezione che stava prepotentemente manifestandosi in modo fin troppo evidente.
    
    ‘Emmhhh, Luisella, io invece ho caldo e se non ti dispiace’..’
    
    Così facendo mi girai dall’altra parte, lei mi lasciò sistemare e poi mi cinse nuovamente con le sue braccia. Contro la mia schiena sentivo il suo seno puntuto e nell’incavo delle mia gambe piegate, le sue cosce che vi si appiccicavano contro. L’erezione c’era ancora, la cappella strusciava contro il lenzuolo di sotto. A noi due si unì pure mia moglie, lei, con il braccio sinistro teso raggiunse il mio fianco e sfiorò con la punta delle dita il mio ...