1. ocktoberfest


    Data: 16/06/2018, Categorie: Cuckold Etero Autore: toofee, Fonte: RaccontiMilu

    Ocktoberfest
    
    Eravamo andati all’ocktoberfest da soli quell’anno, soli soletti io e mia moglie.
    
    La festa ci piaceva e con amici o da soli ci si andava quasi ogni anno.
    
    Per l’occasione lei si era comprata in un negozio di Monaco, uno di quei vestiti tipici che quasi tutte le ragazze tedesche vestono alla festa.
    
    Sono tutti con la vita stretta e un pò scollati, ci sono con gonna lunga fino alla caviglie o più corta anche appena sopra il ginocchio.
    
    Lei aveva preso uno corto, se lo poteva permettere aveva due belle gambe, aveva una vita stretta e due belle tettine nonostante i suoi quarant’anni.
    
    Ci avviammo a piedi verso la zona della festa, lei si era messa il suo vestitino, due tacchi abbastanza alti ed approfittando della serata abbastanza mite aveva lasciato le gambe nude.
    
    La sua perfetta linea risaltava sotto quel vestitino colorato, le sue gambe abbronzate attiravano l’attenzione di molti che in massa si riversavano verso la festa.
    
    Mi aveva sempre eccitato vedere la mia donna desiderata da altri, quella passeggiata mi stava piacendo.
    
    ‘Hai visto stai facendo colpo , mi sa che questa sera rimorchi’ le dissi
    
    ‘Ma smettila stupido’ rispose
    
    Giunti a destinazione puntammo subito su uno stand che ci piaceva più degli altri e riuscimmo subito a trovarci posto seduti con una tavolata di tedeschi che per una coppietta di solito liberano subito un pò di spazio.
    
    Erano abbastanza giovani dai trenta ai quarant’anni, quasi tutti maschi.
    
    Mia moglie a ...
    ... differenza di me parla discretamente tedesco e quindi aveva cominciato a parlare con i ragazzi vicini, io non capivo ma lei mi disse che erano dipendenti di una ditta tedesca e per questo avevano il tavolo prenotato.
    
    Quello più vicino a lei era un bel ragazzo moro alto con due spalle larghe, aveva il vestito tipico con camicia bianca e pantaloni e bretelle in pelle.
    
    Ci portarono da mangiare e soprattutto da bere, Giovanna il suo litrozzo se lo beveva e leggermente allegra diventava.
    
    Continuava a parlare con quel ragazzo.
    
    Non capivo cosa diceva ma cosa voleva era abbastanza evidente, gli parlava all’orecchio, molto vicino all’orecchio e lei sorrideva indicando con un dito alla tempia che era pazzo.
    
    Mi disse ‘ gli ho già allontanato un paio di volte la mano dalle mie ginocchia’
    
    Ero molto eccitato e gli dissi ‘perché lo allontani ? non ti piace?’
    
    ‘Ma per favore’,disse sorpresa ‘non ti da fastidio?’
    
    La situazione mi eccitava, il mio cazzo era diventato come un pezzo di legno, il mio respiro affannoso
    
    E il cure mi batteva forte, ma dalla bocca mi usci un’ scherzavo’
    
    Forse avrei dovuto osare di più forse anche lei lo sperava nonostante facesse la santarellina.
    
    La serata continuava ””
    
    Ad un certo punto lei si giro verso di me e all’orecchio mi disse ‘sta ricominciando’, con una mano afferrai distinto le sue sopra il tavolo e gli dissi ‘lascialo’
    
    Ci baciammo con fervore le nostre lingue avvolte appassionatamente.
    
    Mentre mi baciava ogni tanto ...
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