1. Il nero incontrato per strada


    Data: 09/08/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: EroticiRacconti

    Pomeriggio. Con fuseaux neri, maglietta e scarpe da ginnastica, mi rendevo conto di essere eccitante ed invitante per qualsiasi maschio, nonostante i miei 52 anni. Infatti mi "seguivano" sia giovanissimi dai 17/18 anni in su in cerca di una milfona esperta, sia uomini più grandi, fino ad arrivare a vecchi porci.
    
    Passeggiavo tranquillamente ascoltando musica con le cuffiette quando incrociai un nero piuttosto coatto, alto, con i capelli da rasta, muscoloso e subito pensai maliziosamente tra me e me, sicuramente con un grande cazzo da vero toro tra le cosce.
    
    Inutile dire che mi sentii immediatamente attratta sessualmente da quel bel maschione e così iniziai a fantasticare e desiderare le cose più porche da fare con questo nero sconosciuto. Mi colse, improvvisa, la voglia di fare la troia, di darmi completamente a lui, di "farmelo" in maniera completa, di succhiargli il cazzo indecorosamente, di farmi scopare e inculare da lui senza alcuna esitazione. E alla fine di assaggiare e ingoiare la sua sborra calda….
    
    Mi fermai, guardandolo mi appoggiai ad un muretto e cominciai a simulare degli esercizi sparandogli volutamente delle pecorine incredibilmente sexy ed invitanti tant'è che il negrone dovette eccitarsi non poco perchè mi sorrise con sguardo malizioso. In pochi attimi lo agganciai sorridendogli a mia volta e ci sedemmo sul muretto. Mi feci offrire una sigaretta e fumammo insieme, cominciando a parlare del più e del meno.
    
    Mi disse di avere 27 anni, di essere ...
    ... senegalese e mi confessò di piacergli molto. Io lo misi al corrente di avere un compagno, ma altrettanto in fretta, gli confessai che non era un problema, che anzi godevo tanto nel trasgredire e tradirlo e che anche lui mi piaceva tantissimo, addirittura, senza freni inibitori, gli dissi che mi eccitava da morire e gli chiesi timidamente se fosse disposto a "soddisfare" una donna di 52 anni impegnata. Lui non solo disse che era disponibile, ma aggiunse di ritenersi fortunato che lo avessi "scelto" e che mi avrebbe "trombato" molto volentieri.
    
    Scoppiammo a ridere e, con fare malizioso da gran troia, gli chiesi come ce “l'avesse”, mettendolo al corrente che amavo il cazzo duro e grosso. Lui, visibilmente eccitato, mi rassicurò garantendomi che era un fuoriclasse, sia per le dimensioni, sia per la sua abilità a letto e aggiunse che se volevo me lo avrebbe fatto vedere, se mi piaceva era mio, avrei potuto farci tutto quello che desideravo, altrimenti pazienza. Con la brasiliana già bagnatissima dalla mia figa in fiamme, accettai subito rispondendo che adesso ero decisamente molto curiosa di vederlo.
    
    Continuammo a fare battute, da finta ingenua gli guardavo la patta e lo stuzzicavo dicendogli che non sembrava che fosse così grosso come asseriva, con lo sguardo fisso sulla sua patta mi mordicchiavo il labbro inferiore e gli chiedevo di farmelo vedere li, subito. Ovviamente non era possibile, ma visto che in quel momento non passava anima viva, poggiai un dito sui suoi pantaloni, ...
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