1. La mia esperienza con una coppia cuckold - capitolo 13


    Data: 09/08/2022, Categorie: Tradimenti Autore: jojojos, Fonte: Annunci69

    ... gemiti sempre più forti, infilai prima un dito, poi due cominciando a masturbarglielo sempre più forte, era dilatato al punto giusto, il mio cazzo pulsava pregustando dove si sarebbe infilato da lì a breve. Si girò e si inginocchiò davanti a me, mi leccò la parte superiore delle scarpe, non erano pulitissime e cercai di toglierle, mi disse di lasciar fare a lei, me le sfilò annusandole all’interno, sembrava piacerle - “Ma non le fa schifo?” - pensai, poi mi tolse i calzini ed i pantaloni, cominciò a leccarmi i piedi, li sentivo sudati a causa del caldo e dei balli che avevamo fatto, continuavo a chiedermi che razza di gusto ci provasse, non credo che fossero molto profumati dopo tutta la serata con le scarpe addosso. Lei invece dimostrava di essere molto eccitata nel farlo, appoggiò sul palmo della mano prima un piede, poi l’altro leccandoli, nel frattempo si masturbò il buco del culo in maniera molto decisa, la cosa continuava a non eccitarmi particolarmente, ma visto quanto piacesse a lei la lasciavo fare volentieri, fece praticamente un lavaggio dei piedi molto accurato, sempre masturbandosi ed ansimando, era talmente eccitata che chiudeva gli occhi per poi riaprirli molto lentamente, mi guardava e sorrideva, uno spettacolo osservarla, mi sentivo il suo giocattolo. Cominciò poi a leccarmi le gambe, salì fino al cazzo leccandolo sopra gli slip mordicchiandolo, me li sfilò e leccò le palle a lungo, si appoggiò il cazzo sul viso facendoselo scivolare, i suoi occhi mi ...
    ... guardavano quasi intimiditi, disse:
    
    - “Sono tua Gianluca, sono tutta tua, fai di me ciò che vuoi, dimmi che sei il mio padrone ed io sono la tua schiava, ti prego dimmelo…”;
    
    - “Sei la mia schiavetta Simona, farai tutto quello che ti chiedo senza obiettare vero?”;
    
    - “Si farò tutto quello che vuoi, hai solo da ordinarmelo…”.
    
    La presi per una mano e la feci alzare, le slacciai il reggiseno e le sfilai il perizoma, poi la invitai a sedersi sulle mie gambe, si sedette e cominciai a leccarle le tette, aveva i capezzoli inturgiditi, si strusciava sul cazzo, le presi il viso tra le mani e le dissi:
    
    - “Inculati da sola, tanto è quello che volevi vero?”.
    
    Sorrise, si alzò leggermente, prese il cazzo e se lo infilò delicatamente nel culo, scese piano piano fino a farlo entrare fino in fondo, volevo lasciar fare tutto a lei, si appese alle mie spalle ed aumentò il ritmo, arrivò letteralmente a saltare sul cazzo con una veemenza notevole, mi faceva quasi male talmente se lo piantava dentro con forza, lei invece godeva moltissimo senza lamentarsi minimamente. Decisi di cambiare posizione, la feci alzare e successivamente mettere a carponi a terra, la tirai per la coda accompagnandola vicino alla vetrata che dava sulla pista da ballo, poi la inculai mettendomi sopra di lei, Paolo si era spostato sul divano, lo vedevo che si masturbava, incrociò i piedi e strinse le chiappe, sentivo che mi abbracciava il cazzo, era bellissimo, la invitai a rifarlo più volte, presi fiato ...