1. Il prof.


    Data: 08/08/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Raccontamiunastoria, Fonte: Annunci69

    Ti eri offerto di darmi qualche lezione/consiglio su come preparare una tesina per un esame universitario.
    
    Gli assistenti dei docenti non dovrebbero farlo ma sapevo di piacerti e tu piacevi a me, molto, e “nessuno sarebbe mai venuto a saperlo” così avevi detto ed io ribadii che nessuno lo avrebbe mai saputo....
    
    Sapevo che anche se avevi una moglie che ti aspettava a casa tu guardavi le gonnelle delle tue studentesse ma anche il culo dei ragazzotti che frequentavano il tuo corso.
    
    Mi stuzzicavi, mi eccitava il tuo sguardo che si posava su di me e poi si fissava nei miei occhi e subito ti sistemavi il pacco.
    
    Ed io ho sempre ceduto ai corteggiamenti...la virilità di un maschio mi ha sempre attratto come per un insetto la luce e la tua virilità riempiva vistosamente i tuoi pantaloni ed i peli neri del tuo petto facevano capolino dallo scollo della camicia.
    
    Quel giorno avevamo l’incontro per la mia tesina così non resistetti: indossai dei pantaloni delle tuta da ginnastica, una maglietta, niente mutande ma un jockstrap si: non volevo solo eccitarti, volevo essere scopato.
    
    Entrai nella tua stanza e cercammo di concentrarci.
    
    Il tuo sguardo si chinava sempre sul mio sedere.
    
    Mi alzai e girai attorno alla scrivania, mi avvicinai a te, mettendomi tra la scrivania e la tua sedia. Ci guardammo per un lungo istante: ti presi la mano e la infilai sulle mie natiche, direttamente sulla pelle nuda. “So che lo vuoi professore”.
    
    Durò poco la tua esitazione; ci ...
    ... baciammo.
    
    Un bacio selvaggio, la tua lingua entrava nella mia bocca mentre con la mano strizzavi le mie natiche e le dita furiose sfregavano sul mio buchetto: “Sei fradicio” mi dissi. Gemo soffocato dalla tua bocca che non si stacca dalla mia: finalmente sento la tua pelle che tocca la mia, sei abile, sai come toccarmi.
    
    Mi infili uno dito e poi un secondo nell'ano e poi mi ficchi le dita in bocca “lecca la tua eccitazione”. Ti succhio le dita, voglio farti capire come ti succhierei il cazzo.
    
    Le tue pupille si dilatano e capisco che sei eccitato, anche dai tuoi pantaloni gonfi.
    
    Mi tolgo la maglietta e pantaloni, resto solo col il jockstrap, praticamente nudo, davanti a te. Ti butti sul mio torace avido e cominci a succhiare famelico i miei capezzoli. Ti squilla il cellulare, è tua moglie, ma te ne freghi, ora sei con me, nel tuo ufficio, il che rende tutto più intrigante.
    
    Ti stacchi da me e ti sbottoni i pantaloni, ti abbassi i boxer lasciando uscire il tuo cazzo duro. Lo prendo in mano e sento la cappella bagnata. Ti masturbo, sento che ti stai eccitando sempre di più. Ma voglio ancora di più, voglio la mia parte: ti sbottono la camicia e ti costringo a togliere la maglietta: finalmente il tuo corpo peloso è davanti a me: sfrego il viso sul tuo torce, ti lecco il pelo, i capezzoli. Ti guardo mentre mi inginocchio davanti al tuo cazzo e lo prendo in bocca: è grosso e duro, lo succhio, passando la punta della lingua sulla cappella.
    
    Mi spingi la testa per prenderlo ...
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