1. Tua…(Capitolo 5)


    Data: 07/08/2022, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    ... ci ha letteralmente sfiniti, ma lei sembra esser pronta per una scalata! Mi preparo in fretta ed esco, salutanto Ay. Devo passare in albergo a prendere le mie cose, quindi ci diamo appuntamento con Jay direttamente in stazione, sul binario dove partirà il nostro treno. Sfrutto questo momento per cercare di riordinare le idee. Mi sembra di vivere veramente un sogno. Torno da questa trasferta lavorativa con una donna che vuole considerarsi la mia amante. E col compagno che addirittura mi ringrazia! I miei pensieri sono totalmente sconnessi, viaggiano senza controllo. Senza nemmeno accorgermene, passo dall’albergo, raccolgo le mie cose. In men che non si dica, mi ritrovo alla stazione, diretto al binario. E la vedo. Jay, con addosso un vestitino rosa, leggero, corto, senza bretelle, con una cinta in vita. Mi sorride da lontano. Vado da lei e lei mi saluta con un bacio sul collo. “Finalmente soli”, mi dice. La fulmino con lo sguardo. “Che c’è? Non sei contento di star da solo con me?”, chiede, maliziosa. “Sai a cosa mi riferisco”, le dico, con un’espressione dura. Ride. “A cosa? Non capisco”, risponde. “E sai cosa succederà”, aggiungo. “Ah, ti riferisci a quello?”, fa lei, con una smorfia, facendo capire di aver intuito. Solleva le spalle, poi torna a ridere. “Sarà divertente vederti mantenere la parola. Ci vedono, qui.”, mi dice. E io capisco che aver indossato il reggiseno è una sua mossa per provocarmi, per farmi morire dalla voglia di scoparla con forza. Sogghigno. Mi ...
    ... sposto verso di lei, dietro di lei, prendo la sua valigia e nel farlo metto una mano sulla sua schiena. Porto la valigia in avanti. “La nostra carrozza è la 2”, le dico, abbassando un po’ il vestito sulla schiena. Lei solleva la mano ed indica la carrozza dopo quella di fronte a noi. “Quindi quell…quella!”, dice, interrotta appena dalle mie dita che nel frattempo le hanno sganciato il reggiseno. Ha indossato un reggiseno senza bretelle, ma ormai le resterà addosso ancora per poco. Prende la valigia dalla mia mano e si incammina verso la carrozza numero 2, senza proferir parola. La osservo. Si porta una mano in petto. Probabilmente il reggiseno sta per cadere. Afferro la mia valigia e la raggiungo, proprio mentre sale sul treno. Mi godo la visuale del suo bel culo mentre sale, poi salgo anche io e la blocco all’entrata. Le metto una mano nel vestito e le sfilo il reggiseno. Ora è lei a fulminarmi con gli occhi. Si sistema il vestito. “Eri stata avvisata, mi pare”, le dico. Lei scuote la testa, e le scappa un sorriso. Poi si incammina verso i nostri posti. Sistemo le valigie e la raggiungo, posando il suo reggiseno sul tavolino di fronte a noi. Il ragazzo seduto dal lato opposto al nostro strabuzza gli occhi, ma Jay, senza farsi prendere dal panico, prende il reggiseno e lo mette in borsa, con tutta calma. Mi ringrazia e si mette seduta. Stiamo dal lato con due sedili, ben larghi. Abbiamo un tavolino davanti e altri due posti di fronte a noi. Dall’altro lato del treno, invece, c’è ...
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