1. Fortunatamente c'è la fica


    Data: 06/08/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Monicaficona, Fonte: EroticiRacconti

    ... incinta col pancione. Le difficoltà iniziarono ultimamente: tutto fermo a causa dell'epidemia del corona virus. L'agriturismo era deserto. Ero sempre sola con Mansur il quale si dedicava regolarmente ai suoi lavori. Poi nel tardo pomeriggio rientrava mio marito. Mi mancava tutto: la gente che veniva, gli amanti clandestini, gli incassi e l'eccitamento di sapere che su, di giorno, c'era qualche moglie troia che si faceva sfondare o di notte coppie che si scambiavano. Mi mancava pure qualche cosuccia. Ma una mattina non so cosa mi prese. Mi stavo godendo un bel sole e ad una ventina di metri di distanza ammiravo i muscoli di Mansur il quale, in pantaloncini e canottiera, nonostante la stagione, stava sistemando delle cassette. I suoi muscoli, la sua pelle nera nera e lucida, non so esattamente. Il fatto sta che mi prese una gran voglia di cazzo, una strana voglia di un cazzo diverso e la curiosità del cazzo nero. Lo chiamai. "Si signora"- Gli dissi di chjudere il cancello e di venire dentro. "Il cancello signora? Perché cancello?" "Fai come ti dico" "Va bene signora"- Lo aspettai seduta, vogliosa ma anche imbarazzata. Insomma, è un mio dipendente. Entrò. "Cosa fare signora? Perché cancello?" "Avvicinati"- Era proprio davanti a me e gli dissi, facendogli il segno del silenzio col dito sul naso, di non parlarne con nessuno. Si sentiva come rimproverato. "Cosa signora? che fatto io?" Senza dire altro gli tirai giù i pantaloncini e giò, a pensare il contenuto del suo pacco ...
    ... costituito da un paio di boxer azzurri, impazzivo di desiderio e di curiosità. Presi a lisciare il pacco e sentivo qualcosa di grosso che si destava. Era incredulo e più emozionato di me. "Mi raccomando Monsur non dire mai a nessuno quello che stiamo facendo" "No signora, non lo dico nemmeno al signore"- Mio marito. Mi venne da ridere. Quindi turai giù i boxer e mi ritrovai davanti agli occhi una proboscide che penzolava. Un cazzone mezzo moscio e mezzo duro. Più moscio che duro. Tenendo presente il cazzo di Alfio questo era impressionante, doveva essere non meno di 29-30 cm ed era pure grosso e venoso, figuratevi che ebbi difficoltà, dopo averlo menato e laccato, di ficcarmelo in bocca. Mi ci abituai e gli tirai un pompino tenendolo con la mano sinistra mentre con la destra gli palpavo le grosse palle. Poi mi sfilai le mutandine e mi sdraiai sopra un tavolo. Quando mi penetrò mi sentii scassare completamente le fica e me lo sentii arrivare nel più profondo delle mie viscere. Mi scopò a modo suo ed ebbi 2 orgasmi che mi fecero toccare il cielo con un dito. Poi lo feci traslocare dall'altra parte del tavolo dove avevo la testa e me lo mise in bocca scopandomi mentre mi scopava nella fica con 4 dita. Arrivammo insieme e mentre godevo mi sentii riempire la bocca della sua sborra bollente. Gli ridissi di non parlarne con nessuno e andò via sorridendo e soddisfatto. Figuratevi come mi sentivo io. Da quando eravamo soli lo facavo mangiare con me e durante il pranzo gli facevo le solite ...