1. Magic ts muve capitolo 13 - transex a venezia. incontro con francesca ballerina con delle belle tettine


    Data: 05/08/2022, Categorie: Trans Autore: Strapps, Fonte: Annunci69

    ... freddamente, assicurandomi però che avrebbe fatto cambio di stanza appena possibile. Uscii e comprai dei fiori, delle candele profumate e le accesi nella stanza mentre Muve riposava. Disfeci i bagagli e sistemai la stanza. Dopo mi riposai anche io sulla poltrona, quando la sveglia del mio cellulare suonò, andai al letto, da mia mogie. Lei sonnecchiava con le mani sotto il cuscino, si era tolta le mutandine e indossava una maglietta da pigiama. Scostai piano il grosso cazzo per avere accesso al suo scroto. Le palle di mia moglie erano belle grosse, un sacco massiccio, depilato e profumato. Tirai fuori la lingua ed iniziai a leccare dolcemente quella parte di carne della mia padroncina. La quale, ancora dormendo, percepì il lavoro di lingua del suo maritino-schiavetto personale e sorrise, le grosse labbra color ciliegia si mossero rapide e sicure. Baciai le palle e le leccai, poi iniziai a succhiarne una, muovendo la lingua. Muve gradiva e si mosse aprendosi e sbattendomi il cazzo sulla faccia. Aprì gli occhi: “Oh, chery….ummmmsììì...cossììììì….ummmmhhhh…..bravo…..cosa è questo odore?”
    
    “La puzza era insostenibile, ma domani ci cambiano stanza. Ho comprato delle candele profumate e dei fiori affinché Lei non sentisse cattivo odore, Padrona!” e poi tornai a leccare le palle e baciarle e succhiarle.
    
    “Oh, Bitch, sei adorabile, ti Amo bitch...muhhhmmmmm...sììììììì….continuaaaaa…...bravo…..lecca…..umhhhmmmmmm, succhiaaaaa bitch!” leccavo le sue palle nere, profumate di lei e ...
    ... di olio, me le mangiavo prendendole tutte in bocca e facendola godere. Muve mi mise una mano sulla testa e mi ripeteva che era la sua troia, la sua bitch.
    
    Sentivo il suo grosso cazzo ergersi sopra di la mia testa mentre continuavo a leccarle le palle e ingoiare lo scroto.
    
    Lei mi teneva la mano e spingeva, con l'altra si toccava piano il cazzo che strusciava su i miei capelli.
    
    Iniziai a risalire con la lingua quella carne magnifica, leccai l'anello che le stringeva le palle, il nostro regalo di matrimonio delle sue amiche. Leccai l'anello mentre mia moglie mi ripeteva che ero la sua puttanella bianca.
    
    Poi le baciai l'asta del pene.
    
    Baciai e baciai mentre Muve mi spingeva la testa lungo il suo bastone nero che non vedevo l'ora di succhiare. Mi prese un orecchio e mi tirò su:
    
    “Apri la bocca bitch!”
    
    Chiusi gli occhi e divaricai le mascelle. Lei mi sputò in gola un paio di volte, poi mi mollò uno schiaffo. Riaprii gli occhi, la guancia mi bruciava. Ma lei sorrideva, così anche io sorrisi: “TI AMO PADRONA!” dissi e aprii ancora la bocca e lei ci sputò di nuovo. Assaporai la sua saliva calda, chiusi di nuovo gli occhi e mi tuffai sul suo cazzo nero e le feci un lungo pompino che si concluse con una possente venuta di sperma calda nella mia bocca.
    
    Ci vestimmo per uscire.
    
    Grik da Orlando ci aveva preparato una serata in un club di Venezia. Non fu facile trovarlo e ci perdemmo un paio di volte, tanto che quando, finalmente trovammo il locale, eravamo quasi ...