1. Messaggi inattesi 2


    Data: 04/08/2022, Categorie: Etero Autore: Pietro90, Fonte: EroticiRacconti

    ... cominciasse e si sviluppasse in modo diverso, entrammo nel locale, ci accomodammo a un tavolo con due sedie. Ci sedemmo e per la prima volta le vidi meglio il viso e non solo, anche se era illuminata dalla luce soffusa di candele. Un vestitino nero, spalle nude e le bretelle di un reggiseno che facevano bella mostra su un paio di spalle decisamente sexy.
    
    Avevamo ordinato due birre da poco quando Pin Pin suonò il mio telefonino, io da galantuomo non feci alcuna mossa, pur avendo sentito il messaggio arrivare, tuttavia Martina mi spinse a prenderlo e guardarlo. Lo guardai non capendo subito , ma in poco tempo misi a fuoco, una foto da Martina. Sullo schermo si materializzo l’inquadratura delle gambe di Martina, che senza che mi accorsi di nulla si fotografo sotto la gonna. Si vedeva male, ma s’intuiva uno slip di pizzo nero. Guardai allibito in viso Martina che contraccambiò prontamente fissandomi dritto negli occhi mordicchiandosi leggermente il labbro in modo molto sexy. Sguardo che me lo fece nuovamente venire duro, le avvicinai il piede al suo e con delicatezza glielo sfiorai. Tocco che suonava come una promessa ed era morbido come un bacio. La chiacchierata fu leggera e piacevole, decollò in poco tempo e fu come un discorso mai interrotto. Bevemmo la birra senza fretta, godendo del piace di scoprirci, rilassatezza che mi fece dimenticare le foto! E senza fretta pagai le consumazioni, uscimmo, per risalire in macchina. A quel punto fu ancora Martina a dirmi cosa fare: ...
    ... “mi porti in un posto tranquillo prima di riportarmi a casa?”.
    
    Non me lo feci ripetere 2 volte e dopo un rapido ragionamento, optai per un luogo semi buio, ma con una vista meravigliosa. Quando fummo la spensi la macchina, ovviamente dopo aver parcheggiato, e seguendo leiandai a sedermi sul sedile posteriore. Chiusi tutte le porte e ci rilassammo, lei si tolse il cappotto e si sfilò le scarpe con movenze decisamente sexy che fecero prendere vigore al mio uccello intrappolato nei pantaloni. Martina si girò e si sistemò coricata di schiena sulle mie gambe. Le sorressi la testa con una mano sulla nuca e quando s’illuminò in un bellissimo sorriso presi coraggio e la baciai. Fu un bacio dolce in cui le nostre lingue si sfiorarono e ripresero una danza che sembrava essersi interrotta cinque minuti prima, tanto che si mossero come una cosa sola. Avevo l’uccello che mi scoppiava tanto era duro, se ne accorse e mi sorrise con fare malizioso. Allora spostò la testa e sentendosi protetta dal buio dell’abitacolo, me lo accarezzo sui pantaloni. Le sfuggì un mugolio, per lamia erezione, credo, dopo la sentii trafficare con il bottone e in breve liberò il mio uccello, che non era enorme, ma sembrava apprezzare per quanto era duro. Infatti lo avvolse subito con la mano e prese a segarlo. Credo che si piacquero subito a una prima annusata, infatti lo fece sparire in bocca. Fu un pompino dolce e lento che mi permise di non perdere testa . . . così decisi di farle un ditalino. Lei capì e ...