1. Conoscerti dopo ventisei anni


    Data: 29/07/2022, Categorie: Feticismo Autore: Signor F, Fonte: EroticiRacconti

    ... eleganti, assolutamente non sproporzionati.
    
    Quella sera Mara era vestita con una t-shirt bianca con solo la marca scritta in piccolo e infilata in uno short nero che non faceva intravedere nessuna fetta di chiappa. Ai piedi portava degli stivali sportivi neri molto semplici ma belli, che secondo me erano un po' fuori stagione ma li si vedevano ai piedi di tantissime ragazze modaiole come lei. I capelli erano legati a coda di cavallo alta, il trucco leggero e le mani erano smaltate di nero e curatissime, probabilmente fresche di manicure.
    
    -"Com'è andata in Sicilia? Ho visto su instagram che sei andato coi tuoi amici"- furono le uniche parole che mi rivolse spontaneamente... un po' poco per due cugini di 26 anni che si conoscono da una vita ma vabbè, manco me ne fregava più di tanto.
    
    Si erano fatte le undici, e dalle circa due ore che ero arrivato, avevo parlato in totale tre minuti con Mara, ad esser generosi. Tutto il tempo lo stavo passando a bere litri di birra coi miei zii e mio padre, godendoci quelle rare ventate che alleviavano una serata altresì dal caldo e l'afa insopportabili, che ci tenevano in uno stato perenne di accaldati e semi sudati.
    
    I massimi discorsi fatti sulla fica e sul calcio erano ormai pari solo alle stelle in cielo, ma quando zio Lucio disse: "Si vabbè ma pagare venti milioni un giocatore a fine carriera, è un bagno che solo al Milan si puo' fare!" la parola bagno mi destò, facendomi notare che, arrivato al terzo litro di birra, era il ...
    ... caso di andarci, al bagno.
    
    Mi alzai congedandomi da quella kermesse, ed entrai in casa fischiettando allegramente e pensando a quale birra avrei scelto dopo. Salii fino al piano superiore, dove c'era il mio bagno preferito della casa, aprii la porta e... la difficoltà nel descrivere la scena che mi trovai avanti, è pari solo alla difficoltà che ebbi nel realizzarla:
    
    Seduta sul cesso, con lo sguardo impietrito dalla mia irruzione, Mara si stava masturbando leccandosi i piedi che aveva poggiati su una sedia, messa appositamente davanti a lei per raggiungerli liberamente con la bocca, senza dove usare le mani per mantenerli. Non riusciva a fermarsi, nonostante la mia presenza, e con lo sguardo fisso nei miei occhi, il viso paonazzo e grondante di sudore, continuò a fare quello che stava facendo. Aveva un' espressione al limite della furia dell'eccitazione, quasi intontita dal piacere e dalla vergogna che ormai stava provando ma che non la faceva smettere. I suoi occhi fissi nei miei, il volto paonazzo e fradicio di sudore, la sua bocca avidamente su quei piedi meravigliosi, smaltati in nero come le mani e interamente ricoperti della sua saliva che colava fin giù alla sedia, versandosi sul pavimento.
    
    Con la mano sinistra si teneva in equilibrio sul water, mentre con la destra si sgrillettava velocemente il clitoride. Contemporaneamente defecava abbondantemente, con scorreggie lunghe e rumorose che venivano amplificate dal vaso. La defecazione violenta e rumorosa e il ...