1. La mia piacevole vendetta


    Data: 28/07/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    Rimini, zona centro.. è qui che abito da alcuni anni, mi trovo bene anche se da “buon tedesco” diversamente dagli Italiani, non ho legato col vicinato o i condomini. Sono riservato e non amo le chiacchiere con chi non ho rapporti di amicizia o di lavoro. Per noi tedeschi non è “normale” la chiacchierata di convenienza, ma solo un’inutile perdita di tempo.
    
    Tuttavia tempo fa, mentre salivo le scale del palazzo dove abito per arrivare al mio appartamento, arrivato al penultimo pianerottolo, incrociai l'inquilino dell'appartamento proprio sotto il mio. Si chiama Karl, ha una quarantina d'anni, un fisico atletico dei capelli lunghi castano chiaro che gli arrivano fino alle spalle, un bel figo insomma! Come dicevo prima, anche con lui non mi ero mai fermato a parlare sebbene confesso di aver fantasticato diverse volte di succhiargli il cazzo o di farmi scopare, ma entrambi non ci eravamo mai scambiati più di un ciao sul terrazzino.
    
    In quell'occasione però, subito dopo il ciao, mi si avvicinò e mi disse:
    
    -“scusa, ti va di scendere da me per un è dopo cena così ci conosciamo? Ho visto che anche tu ha la passione per la moto, abitiamo uno sopra l'altro, magari facciamo due chiacchiere e diventiamo amici”.
    
    Rimasi un po’ sorpreso per una richiesta così fatta da un uomo a un altro uomo, ma perché dire di no? Così accettai, lo salutai e salii nel mio appartamento per cenare. Finita la cena presi una bottiglia di vino rosso che avevo in cucina da portare come omaggio, proprio ...
    ... per non suonare il campanello a mani vuote, scesi le scale e mi presentai alla porta del suo appartamento. Mi accolse calorosamente, gli porsi la bottiglia che appoggiò sul piano della cucina ringraziandomi, e m’invitò ad accomodarmi in salotto. Mi sedetti sul suo comodo divano di pelle nera e lui arrivò presto con il vino e calici, si sedette sulla poltrona di fronte a me e cominciammo a conversare quando l’argomento si spostò presto dalle moto alla figa e cominciammo a narrare le nostre epiche scopate come se ci conoscessimo da sempre, finché d'un tratto Karl fece una pausa teatrale, mi guardò e mi disse:
    
    -“a te però piace anche il cazzo, vero?”.
    
    Io rimasi impietrito, ero imbarazzatissimo e non capivo se un'eventuale ammissione gli avrebbe fatto piacere o ribrezzo, non mi sembrava il tipo cui piacciono i maschi e avevo visto spesso fighe pazzesche entrare e uscire dal suo appartamento, così mentre probabilmente in faccia ero rosso paonazzo gli risposi:
    
    -“ma cosa dici?!”. E mi rispose:
    
    -“Sai rispose, ti ho sentito diverse volte quando scopi con gli amici che ti porti a casa, i muri sono sottili e tu non sei certo un campione di silenzio, mentre t’inculano, ti lamenti come una femmina ed è strano, perché mi era stato detto che i maschi di positivo hanno che non fanno tutte quelle storie per farsi scopare il culo.
    
    Ero imbarazzatissimo, non sapevo cosa rispondere e provai a negare:
    
    -“Bhè, devi aver frainteso i rumori, ti pare che io faccia quelle cose? Magari ...
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