1. Io lei e i nostri desideri


    Data: 22/07/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Massimadiscrezione, Fonte: EroticiRacconti

    Oggi solo io e lei, due giorni di festa davanti.
    
    Le promisi una cenetta coi fiocchi.
    
    Bevemmo un paio di spritz a testa preparati al momento.
    
    Preparo un’impepata di cozze e un misto mare come antipasto. Uno champagnino dry da bere a tutto pasto, ogni volta che beve e mangia fa un mugugno di piacere che è preludio al sesso.
    
    Dopo aver mangiato l’antipasto passammo allo scoglio per poi finire con una grigliata di gamberoni.
    
    Restammo a tavola ancora qualche minuto. Mi avvicinai a Lei. Era vestita scollata, ma quello che c’era sotto mi eccitava da morire.
    
    Presi la bottiglia di champagne e alcune fragole e la invitai a venire in camera.
    
    Seduta sul letto e continuando a baciarla le sfilai l’abito e rimase con un bellissimo baby doll in rosso in pizzo nero. Era aumentata qualche chilo, le stringeva, ma l’esplosione di tette era una visione inimmaginabile.
    
    In trent’anni l’avevo scopata in ogni modo e dappertutto.
    
    Avevamo immaginato di farlo in tre in quattro, non ne abbiamo mai avuto il coraggio e forse non lo avremo mai.
    
    La baciavo mentre le sfilavo le mutandine lasciandola in baby doll. Versai dello champagne lo bevvi e lo passai a lei con la bocca. Eravamo ubriachi. Sapevo che se la tenevo su di giri godeva di più.
    
    Infilai la testa sotto il baby doll, leccai le gambe, scendevo leccando fino al piede. Mi piaceva leccarglieli, lei non gradiva, ma quando mi alzavo leccando fino si suoi orefizi andava in escandescenza.
    
    Scesi di nuovo fino al ...
    ... piede, questa volta infilai il pollcione in bocca, lei ritrasse il piede. Ripresi a salire leccando fino alla figa, infilai la lingua e leccai le grandi labbra ed insistetti sul clitoride.
    
    Era nettare per il mio palato, sentivo il sale nella bocca. Ah la figa quanto mi piaceva.
    
    Leccai e scesi verso il basso il buchino del culo, era lì che mi aspettava.
    
    Lo leccai, poi tentai con successo di penetrarlo con la lingua.
    
    La vedevo ansimare.
    
    Cercai di affondare la lingua il più possibile.
    
    Le infilai un paio di dita e le mantenni mentre scendevo a leccare di nuovo il piede.
    
    Questa volta complici le dita che le stimolavano il culo non ritrasse il piede, anzi me lo spingeva in bocca.
    
    “Brava, cominci ad imparare”
    
    Così dicendo le tolsi ogni pudore, me lo faceva leccare e mi puntava la bocca per infilarlo. Era uno dei miei desideri.
    
    Bevemmo ancora ed mangiammo fragole.
    
    Le infilai una fragola nella figa e poi la portai alla bocca.
    
    Afrodisíaca! Poi versai un bicchiere e intinsi il mio cazzo, lo portai alla bocca di lei. Ripetemmo alcune volte queste “ghiottonerie”
    
    Sfilai le spallette del baby doll e lasciai scoperto il prosperoso seno di mia moglie.
    
    Succhiai e leccai i denti sui capezzoli per farle male erano addolciti dalle mie sapienti dita che si erano intrufolati nella sua fuga e le massaggiavamo dolcemente il clitoride.
    
    Dalla nostra valigia magica estrassi alcuni oggetti.
    
    Un mio desiderio era quello di bendarla, ma anche quello di essere ...
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