1. Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Svizzera (1° turno)


    Data: 01/07/2022, Categorie: Racconti Erotici, Incesti Sensazioni Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... – replicò lui – La scommessa è onorata anche così». Si sorrisero, mentre dietro di lei la voce del telecronista annunciava la fine della partita.
    
    «Comunque te ne do atto, questa Italia è forte» osservò Ilaria, e poi con tutta la naturalezza del mondo si girò e afferrò il mouse per chiudere il player e spegnere il pc. Paolo rimase spiazzato da questa mossa, del tutto inattesa. Non si accorse neppure che per qualche lunghissimo secondo trattenne istintivamente il fiato, mentre ammirava quel fondoschiena così rotondo e tonico… “Un capolavoro della natura” lo avrebbe definito, se solo avesse avuto il coraggio di parlare. Il filo del perizoma si andava a perdere invisibile fra i glutei alti e sferici di Ilaria, ora ancora più esposti a causa del suo essere piegata in avanti sulla scrivania. E mentre lo sguardo del ragazzo rimaneva fisso su quella visione ipnotica, la porta della stanza si aprì.
    
    «Paolo, papà ha detto che dobbiamo andare» disse Alessandro. Dalla sua posizione aveva la visuale del letto, dov’era seduto suo fratello, ma la porta non gli consentiva di vedere la scrivania, che si trovava nella diagonale opposta al letto. ...
    ... Se l’avesse aperta del tutto, si sarebbe trovato la visione di sua cugina in bikini e perizoma. La ragazza rimase paralizzata… anche perché dal quadro che prima aveva tradito il suo riflesso, poteva benissimo vedere Alessandro. E se solo lui avesse guardato lì, avrebbe potuto fare altrettanto. «Ehi rospo, vai a dire a papà che arrivo subito, ok?» gli rispose Paolo, facendo ricorso a tutto il sangue freddo di cui disponeva. E dopo alcuni interminabili secondi di attesa, il ragazzino fece dietrofront e tornò in salotto, lasciando però la porta aperta. «Per stasera il cinema chiude» sussurrò Ilaria, raccogliendo da terra la gonna. Paolo le lanciò anche il top, che lei si infilò più velocemente di quanto non avesse mai fatto.
    
    «Allora, avete studiato?» chiese la zia vedendoli tornare in salotto. Entrambi annuirono, senza mai guardarsi fra loro, per il timore che una semplice occhiata potesse – chissà come – farli scoprire. Mentre li salutava e li osservava uscire, Ilaria si ritrovò a pensare che l’Italia poteva veramente fare strada in quell’Europeo. E a essere onesti, l’idea di altre serate del genere non le dispiaceva neanche un po’. 
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