1. Mio Suocero – 1° Sposare Marco


    Data: 26/06/2022, Categorie: Erotici Racconti Poesia Erotica, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    Mi son successe un sacco di cose, in questi ultimi tempi che, forse, mi conviene fermarmi un attimo a riordinarle, almeno come successione degli accadimenti.
    
    Ho conosciuto Marco qualche anno fa e, sedotta dalla sua gentilezza dalla sua pazienza e dal rispetto che mi dimostrava, alla fine abbiamo deciso di sposarci.
    
    Non avevo mai conosciuto suo padre Paolo, prima del giorno delle nozze ed anche sua mamma «non c’era più», come mi aveva stringatamente detto. Sospettavo che la cosa lo facesse soffrire e perciò non ho mai più toccato l’argomento.
    
    I miei genitori erano contenti che mi sposassi con un uomo buono e gentile come Marco, nonostante pensassero che, a ventidue anni, forse era un po’ presto per compiere un passo definitivo come il matrimonio, ma comunque accettarono di buon grado. Ero anche… eccitata dall’idea che quella notte, la nostra prima notte di nozze, mio marito (!!!) Marco mi avrebbe fatta donna… Prima di lui ero uscita con qualche ragazzo, ma erano stati solo baci, abbracci, carezze (di quelle adatte ai luoghi pubblici!) e solo tentativi di valicare la barriera dei miei abiti; siccome però capivo che il loro interesse erano appunto ristretto a fare “quello”, facevo in modo che desistessero definitivamente.
    
    Marco no: era gentile, delicato e sopratutto non provava a mettermi le mani sotto gli indumenti. Ma la notte del nostro matrimonio, finalmente avremmo fatto, fatto tutto! Dopo la cerimonia, dopo i festeggiamenti, dopo l’interminabile pranzo, Marco ...
    ... mi presentò suo padre, Paolo, un uomo tanto massiccio quanto il figlio era delicato e poi burbero, con una voce come un ringhio continuo. Mi soppesò e sembrò che il mio aspetto fosse di suo gradimento -senza esagerazioni, eh!- e poi si girò verso suo figlio: «Hai una moglie graziosa. Tieni le chiavi della mia macchina e vai a prendere la borsa azzurra che è nel bagagliaio… E’ giù per il viale. Prenditela comoda, che voglio scambiare tue parole con tua moglie» «Ma papà…» protestò Marco, con voce allarmata.
    
    «Vai! Fila!» Gli abbaiò e mio marito andò via, con l’aria di un cane bastonato.
    
    Lui mi soppesò; mi fece stare in piedi e piroettare lentamente su di me, emettendo brevi grugniti e borbottii. Alla fine, quando mi sembrava di essere stata scansionata come in una Tac, parlò: «Non so come ha fatto quella mezzasega di mio figlio a trovarsi una moglie come te! Misteri dell’animo umano… Sei gradevole, mi sembri di carattere docile, anche se hai poche tette e un culo appena accettabile… Tira su la gonna, fammi vedere le gambe!» Il tono era così autoritario che non esitai ed alzai la gonna dell’abito fino a metà coscia.
    
    «Sì, sono accettabili. Ah, ecco la mezzasega!» Marco, mio marito (Wow!) era tornato.
    
    «Coglione! Non è questa la borsa che ti ho detto di prendere!» «Ma papà…» «Sei inutile come un secchio sfondato… Me la prenderò io la borsa, tanto adesso devo andare. Ah, cretinetti: un mio collega si è trasferito all’estero e mi ha chiesto di raggiungerlo e restare con lui ...
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