1. Veni, Vidi e (non) Vici


    Data: 25/06/2022, Categorie: Comici, Autore: mare_di_beaufort, Fonte: EroticiRacconti

    ... verso fine marzo, ero in ufficio a fare qualcosa di assolutamente dimenticabile quando è trillata la suoneria Tinder, nuovo match in arrivo. Diedi un’occhiata sommaria alle foto -il solito maschio con occhiaperti&orecchiechiuse avrebbe sottolineato la potenziale pompinara di qualche riga fa- senza che mi smuovesse chissà quale emozione. In pausa pranzo feci una radiografia più attenta e questi erano i dati salienti: Elisabetta, 48enne a 44 km da dove mi trovavo io. Le foto rivelavano una tipa carina, come può esserlo l’impiegata dell’anagrafe. La prima pareva scattata in un deserto, presa di profilo, occhiali scuri, maglietta rossa e pantaloncini militari color caki. Le altre, in giro, mentre faceva cose e vedeva gente.
    
    Di testi scritti neanche l’aria e dato che attaccai bottone io, come mio solito usai un esordio prestampato
    
    - Lorenzo: una bella donna, in apparenza. Chissà se si può dire?
    
    - Elisabetta: certo che si può dire. Da dove?
    
    - Lorenzo: da Mantova. E tu?
    
    - Elisabetta: da Reggio Emilia
    
    - Lorenzo: sto scappando, come qualsiasi maschio che si rispetti. Ti ritrovo, Elisabetta?
    
    - Elisabetta: credo di sì. Ciao
    
    E la ritrovai, la sera stessa, abbastanza vispa a rispondere a qualche mia sollecitazione. Buttavo lì una facezia, e ritornavano smile di varia foggia e qualche pensiero sparso.
    
    I giorni successivi i messaggi in qualche modo virarono più verso il sessualsentimentale. Erano battutine poco meno che innocenti sulle reciproche velleità ...
    ... erotiche, su come il meteo incidesse sui rispettivi uteri o su quanto il cioccolato Lindt fosse il surrogato di ben altre mancanze.
    
    Una scambio di spiritosaggini porno ultrasoft
    
    - Elisabetta: fra qualche settimana c’è il Vinitaly, un’occasione per qualche bottiglia
    
    - Lorenzo: se ti faccio ubriacare poi .. senza piantare grane, vero?
    
    Ed altre scemenze in forma di ellisse, come dire, da temporeggiatore. Si butta l’amo e vediamo se il pesce abbocca, è stata spesso la mia regola. In acqua si usa anche la rete a strascico perché data la penuria di prodotto ogni coppia di branchie è buona –con lo scorfano si fa il caciucco- ma mai l’arpione. Il galateo del mare lo vieta e poi soprattutto il maschio teme il rifiuto come la peste ed io contro certe malattie non ho mai fatto il vaccino.
    
    Quindi menavo il torrone da un po’ quando lunedì 25 marzo giunse da Reggio un nuova missiva che riporto in testo originale&integrale
    
    Elisabetta: sai, sono monella, fidanzata e non mercenaria ..
    
    A completare il messaggio il solito tot di faccini con il cuore al posto degli occhi.
    
    Che dire? La risposta che in genere era rapida rimase sepolta sui tasti.
    
    Mi trovai come certi miei clienti di fronte ad una proposta assicurativa più che meravigliosa. Accade che sfuggano con lo sguardo, tengano la biro a mezz’aria e reclamino il parere della moglie. Qualche dettaglio non torna, niente di clamoroso, beninteso ma tergiversano e il più delle volte la firma, puffete, salta.
    
    C’era qualcosa di ...
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