1. Palestra o spiaggia (nudista)?


    Data: 25/06/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: twinkpassiv, Fonte: Annunci69

    ... faceva ogni tipo di esercizio, con ogni tipo di strumenti, in ogni tipo di posizione. Ma la prima cosa che vidi era la sua schiena enorme. Luigi, il mio istruttore, era di spalle a me, gridava contro altri allievi che probabilmente stavano sbagliando i suoi esercizi. La sua voce rimbombava su tutto l'edificio. Mani sui fianchi, capelli neri e ricciolini, glutei a mela che sembravano di marmo, proprio come i suoi polpacci. Tuta attillatissima e scarpe da ginnastica. Sì, era davvero un sogno vivente. Mi avvicinai e le sue urla aumentavano e mi incutevano sempre più timore. E la cosa mi eccitava da pazzi.
    
    "Ciao, sei tu Luigi?"
    
    Si girò, un viso maschile come piaceva a me. Nonostante non avesse la barba, riusciva comunque ad essere un uomo virile e il suo sguardo era indescrivibile. Bisogna davvero provarlo. Con quegli occhi mi squadrò dalla testa ai piedi, mi spogliò con lo sguardo e io mi sentivo nudo davanti a lui, pronto a concedermi al suo volere. La sua voce mi svegliò:
    
    "Sì, con chi ho il piacere di parlare?"
    
    "Alex, mi sono iscritto oggi, è il mio primo giorno".
    
    "Oh bene bene, vai nello spogliatoio e preparati"
    
    "Va bene, grazie"
    
    Avevo quasi capito "spogliati e preparati". Quell'uomo mi dava alla testa.
    
    Lo spogliatoio era un inferno e un paradiso allo stesso tempo. Uomini nudi ovunque, piselli ovunque, muscoli ovunque. Io non sapevo fingere disinteresse e già al primo pisello libero diventai rosso peperone. Non riuscivo a spogliarmi, ero in imbarazzo ...
    ... totale. Tutti iniziavano a guardarmi. Ero l'unico ragazzo vestito e magrolino in mezzo ad una mandria di tori muscolosi con piselli e palle al vento. Erano tutti mosci ma nella mia mente erano tutti in tiro, tutti mi guardavano eccitati. Sì era la mia immaginazione, mi piaceva e allo stesso tempo non la sopportavo, volevo scappare. No, volevo rimanere, gustarmi la vista di ogni maschio, di ogni muscolo, di ogni pelo, di ogni pisello. No, no, mi avrebbero scoperto, dovevo fare qualcosa. Dovevo spogliarmi e non dare all'occhio. Dovevo scoprire il mio culetto pulsante. Stavo per farlo quando scoprii che avevo il buchetto bagnato e, di conseguenza, le mie mutandine erano tutte pregne di liquido di piacere. Era troppo. Decisi di rivestirmi e scappare, scappare dallo spogliatoio e dalla palestra.
    
    Se volevo passare inosservato non ci riuscii. Tutti notarono questo ragazzino appena 18enne che entra nello spogliatoio, si toglie solo la maglietta e poi scappa via. Sotto lo sguardo di tutti.
    
    Sulla strada guardai un'ultima volta la vetrata e notai Luigi. Mi stava guardando, il suo sguardo mi geló il sangue. Sembrava volesse rimproverarmi. Aveva tutte le ragioni, ma per me era troppo. Questa volta non lasciai che il suo sguardo violasse il mio corpo. E scappai verso il mare. Non il mare comune, quello dei mortali, quello della società composta e ordinata. No. Andai deciso verso un posto in cui davvero potevo sfogarmi, potevo essere me stesso senza dover pensare a quelli che erano i ...
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