1. Ora di cena


    Data: 25/06/2022, Categorie: Feticismo Autore: Bea Lin, Fonte: EroticiRacconti

    ... divaricate ed il mio ventre che si protendeva, gonfio e duro, fino a poggiarsi al tavolo. In cima vedevo il mio ombelico, pronto a scoppiare per la pressione.
    
    Guardai mia madre che sudando dalla fatica si stava alzando.
    
    "Andiamo a pesarci" mi disse faticando a respirare "andiamo nella mia camera".
    
    Camera sua era a piano terra, quindi più facile da raggiungere dopo questi pasti esagerati.
    
    Presi con entrambe le mani la mia pancia che ora era più grossa di quella di una donna al nono mese e la poggiai sulle cosce. A quel punto mi protesi in avanti, poggiandomi al tavolo e facendo leva sulle ginocchia: mi ritrovai così piegata a novanta gradi col mio ventre gonfio penzolante fino alle ginocchia.
    
    Sforzai la schiena ed i fianchi per mettermi dritta mentre sentivo le mie interiora muoversi ed emettere suoni ad ogni spostamento. Nuda e barcollante mi diressi lentamente in camera di mia madre.
    
    Lei mi aspettava lì, possente, enorme, sopra la bilancia. Mi guardò e sorrise facendomi segno di avvicinarmi per leggere la cifra.
    
    Passo dopo passo, reggendomi al muro la raggiunsi.
    
    "192 kg! Hai visto?!" gridò eccitata "questa cena è record: ho ingerito 22kg!"
    
    Scese e mi fece segno di salire. Le cifre cominciarono a roteare fino a fermarsi su un numero a tre cifre: 123kg. Ma io non lo vedevo, coperto dal mio stomaco senza fondo.
    
    "Mamma quant'è?"
    
    "123 amore! Quanto eri prima di cena?"
    
    "95 mamma"
    
    Lei si lascio sfuggire un gridolino di ...
    ... felicità.
    
    "Bravissima! 28kg! Sei stata grande stasera!" continuava a colpirmi la pancia con piccoli schiaffi che risuonavano sordi su quel pallone pieno fino quasi a scoppiare.
    
    Vide che ero distrutta e stanchissima.
    
    "Bella dormi qui stasera. Non ce la fai a fare le scale"
    
    Non mi opposi e con movimenti lenti mi sdraiai sul suo letto, coricandomi di lato con la pancia protesa verso il centro del letto. Lo stesso fece lei e le pance si compressero una contro l'altra in quel matrimoniale troppo piccolo per due balene come noi.
    
    Mia madre prese da sotto il cuscino un grosso dildo rosso. Doveva essere largo quanto un salame ed era circondato da grandi vene in rilievo. Me lo porse.
    
    Io ero troppo stanca per oppormi, non ragionavo quasi più.
    
    Scostai una gamba e me lo puntai sulla vagina, poi premetti per farlo entrare ma non riuscii. Il canale era troppo stretto, forse anche schiacciato dalla mole di cibo ingerito.
    
    Riprovai con più forza e a fatica feci penetrare la larga cappella di silicone.
    
    "Non riesco, è troppo grosso" dissi gemendo e con il viso paonazzo.
    
    Mia madre inserì la mano tra le due pance umide di sudore e cominciò a premermi l'ombelico. La mia vagina si allagò e io gemetti ancora più forte. La pancia mi tirava e mi faceva male: ma era piacevole.
    
    Il grosso dildo scivolò dentro ancora qualche centimetro poi mia madre spinse con forza quel cazzo di gomma con il piede conficcandomelo completamente dentro.
    
    Sentii tutti quei 35cm scivolare dentro di me, insinuarsi ...