1. Cosa deve fare una mamma per togliere dai guai una figlia idiota


    Data: 24/06/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... lussuriose…» Parla in modo compiacente…ma intanto va avanti a palparmi, confondendomi così le idee.
    
    Mi mette una mano sulle poppe e comincia a massaggiarle. Rimango sorpresa di quanto sia gradevole. In circostanze normali non mi farei toccare neanche un alluce da un individuo così spregevole…ma tra l’alcol e le voglie lungamente represse, le mie resistenze stanno crollando come castelli di carte. Boccheggio in debito d’ossigeno, mentre lui con l’altra mano si insinua nelle mie mutandine. EH NO, questo è troppo! Tutte le mie ultime difese sono affidate al ceffone che parte verso il suo grugno. Ceffone che però non raggiunge il bersaglio: il porco mi blocca la mano e me la conduce sul suo pacco. – «Lo senti che sberla di cazzo? Alla tua età dovresti sentirti fiera di provocare ancora questi effetti in un maschio!» Dovrei dire qualcosa per difendere la mia dignità di donna, di madre, di persona rispettabile…ma tra l’alcol e l’assurdità della situazione, non mi riesce di spiccicare una parola. Mi limito ad ansimare forte, in profondo stato confusionale, mentre lui insiste a ravanarmi tra le gambe.
    
    Il suo ditalino mi fa sussultare. Senza rendermene conto, allargo le gambe d’istinto. Mio malgrado devo riconoscere che questo maiale sa come toccare una donna…Eccome se lo sa! Oh, m-mamma mia, che goduria…S-so di potermi ancore fermare, se voglio…Sì, l-lo lascerò fare ancora un po’…S-solo un altro po’…e dopo lo ferm…Oh cielo, cosa mi sta succed… – «La milfona sta partendo, ...
    ... boss!», commenta il tizio con la telecamera, di cui mi ero totalmente scordata. La cosa più fastidiosa è proprio la presenza dei due operatori, che stanno immortalando su pellicola questo mio momento di debolezza. Cosa potrebbe pensare di me uno che vedesse questo filmato? È questo il pensiero che tiene ancora a galla le mie ultime resistenze.
    
    – «E ora ti faccio un altro regalo», sogghigna Pilone, «E sappi che non tutte le baldracche che entrano qui hanno la fortuna di riceverlo!» Si sbottona i pantaloncini, esibendomi il suo attrezzo del mestiere. Strabuzzo gli occhi incredula: mai visto un manico del genere! Un buon 30 centimetri di carne, grosso, solido, svettante. (“Max Pilone“…Mai nome d’arte è stato scelto in modo più appropriato!) Mi afferra per la nuca e mi spinge contro quella enorme cappella. Apro la bocca per protestare, col solo risultato di facilitargli l’ingollamento. Me ne rimango lì ferma, confusa, con le labbra avvolte intorno a quel glande smisurato. – «Dai, che puoi fare di meglio…Fammi vedere cosa hai imparato in 30 anni che fai pompini!» E ciò detto, inizia a premermi ritmicamente la nuca, spingendo quel batacchio mostruoso sempre più giù nella mia gola ad ogni affondo. – «Braaava…Vedi che ce la fai? Scommetto che riesci a ingozzartelo tutto quanto!» Non può dire sul serio…Dove lo faccio stare un affare così lungo?! Ma lui non sembra porsi il problema, e mi preme la testa in basso finché il suo membro mi entra in bocca fino alla radice. Ormai ce l’ho per ...
«1...345...9»