1. Il drizzacazzi - 1


    Data: 22/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... nessuna parola fu spesa tra me e lui su questi extra, sempre puntualmente retribuiti.
    
    La svolta nella mia carriera di drizzacazzi si verificò un giorno in cui venne da noi per una seduta fotografica un attore, Jeff Mariner (lo chiamerò così per motivi di riservatezza), già abbastanza affermato nel mondo dell’industria porno. Voleva rinnovare il suo book e si era rivolto al nostro studio, che ormai godeva di una certa fama nel settore. Conoscevo quell’attore: avevo visto alcuni suoi film e confesso che mi eccitava da morire. Per cui potete immaginare il mio batticuore, quando lo vidi accomodarsi nel salottino. Purtroppo, uno stallone come lui difficilmente avrebbe avuto bisogno dei miei servigi, tanto più essendo etero, così mi rassegnai ad accompagnarlo malinconicamente solo con gli occhi, mentre entrava e si chiudeva la porta insonorizzata alle spalle.
    
    Erano passati una decina di minuti, quando il signor Andrea fece capolino:
    
    “Vieni, ragazzo, - mi chiamò – c’è bisogno di te.”
    
    Chiusi febbrilmente il negozio, misi il cartello “torno subito” e mi diressi al salottino. Entrai col cuore che mi batteva all’impazzata e la prima cosa che vidi, o meglio l’unica, fu Jeff, seduto sul divano con il cazzo che gli pendeva inesorabilmente moscio in mezzo alle cosce.
    
    “Il nostro amico non si sente in forma oggi, - mi disse il capo – vuoi pensarci tu?”
    
    “Certo”, feci io, non credendo alle mie orecchie.
    
    “Che significa?”, fece Jeff.
    
    “Il ragazzo è il nostro drizzacazzi: ...
    ... adesso ci pensa lui a fartelo drizzare.”
    
    Mi avvicinai: ero talmente emozionato, che non pensai neanche presentarmi: mi inginocchiai davanti a lui e feci per prenderglielo in mano.
    
    “Che cazzo pensi di fare?”, scattò in piedi, facendomi sbattere il suo cazzo moscio sulla fronte e rischiando di travolgermi.
    
    “Sta calmo, - intervenne il capo – te lo succhia soltanto un po’… è bravo, non preoccuparti.”
    
    “Non ho nessuna intenzione di farmelo succhiare da questo qui!”, sbraitò Jeff.
    
    “Questo è quello che abbiamo.”, tagliò corto il signor Andrea.
    
    “Voglio una ragazza.”
    
    Allora mi alzai e mi tirai indietro.
    
    “Mi dispiace, - feci con tono forse un po’troppo seccato – ma ci sono solo io.”
    
    Lui mi guardò con aria schifata, poi si risedette.
    
    “Ok, - disse – ma fa in fretta.”, e storse il volto, fissando in alto, mentre io tornavo a inginocchiarmigli davanti e gli sollevavo il cazzo molle con due dita.
    
    Ma anziché prenderglielo in bocca, cominciai a leccargli le palle… quelle palle che tanto avevo ammirato nei suoi film: grosse, penzolanti, perfettamente depilate, che la lingua ci scivolava sopra a meraviglia.
    
    “Che fai?”, lo sentii che mi chiedeva.
    
    “Non vuoi che questo qui ti succhi il cazzo e questo qui non te lo succhia. – risposi – e adesso lasciami fare il lavoro per cui mi pagano.”, e ripresi a slinguargli lo scroto, allungando ogni tanto la lingua fin sul perineo.
    
    Sapere che poco oltre c’era il suo buco del culo, mi elettrizzava da morire. Avrei tanto ...