1. Viaggiando con mia figlia - 3 -


    Data: 22/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    ... saltavo addosso e cominciavamo a fare. Era un lampo che i single che erano in sala ci venissero incontro e, qualcuno più frenato, qualcuno più sfacciato, allungavano le mani e poi tiravano fuori i cazzi ed io, a cavalcioni vis-a-vis con lui, saltando sul suo cazzo, mi facevo brancicare tutta e succhiavo cazzi, mi facevo sborrare dove volevano (delizioso sui capelli! Poi uscivo dal cinema impettita come se avessi una decorazione, invece che evidenti tracce di sborrate in testa ed in faccia!) e sopratutto, li sentivo entrarmi nel culo, a fianco del discreto cazzo di Armando, ben piantato in fica... Salvo quando qualcuno più deciso degli altri decideva di scacciarlo per scoparmi in fica o... anche insieme, due dentro davanti... mmmmhhhh...
    
    E questi scemi... «... A partire dal raggiungimento della maggiore età, la signorina è stata sovente notata in sale cinematografiche specializzate -per così dire- nella proiezioni di pellicole di contenuto inequivocabilmente pornografico...» Ahahahahahah!
    
    Continuo a leggere, fino in fondo e poi... poi trovo l'appunto, scritto da mio padre, di fianco alla frase: «... da tutto ciò che ho potuto appurare, direi che il soggetto dell'investigazione, la signorina Giulia, è fortemente attratta dalle situazioni dove lei possa trovare umiliazione psicologica e sottomissione fisica...»
    
    E' sempre motivo di orgoglio, veder riconosciuti i propri meriti e le proprie peculiarità, ahah!
    
    E accanto, scritto dalla sua mano: «Buon sangue non mente!!! ...
    ... Mia figlia come il papà!!!»
    
    Quindi vediamo: io sono così perché.. perché ho preso da lui... Uhmmm... Ma allora... Ehehehe, allora a Papino, all'inappuntabile ragionier Arturo, così serio, così composto, così tranquillamente etero... in realtà finge, finge tutto!
    
    Uhm... Finalmente ho capito il «... così stiamo un po' insieme e parliamo un po'...»: sta cercando l'occasione... il coraggio per affrontare la questione.
    
    Rimetto tutto nella borsa, esattamente come era quando l'ho aperta, in modo che, una volta di più, nessuno possa pensare che io abbia frugato, visto, letto.
    
    Mi addormento ridacchiando, riflettendo se sia più divertente semplificargli l'affrontare il discorso o se creargli complicazioni oppure se lasciare che le cose vadano per il suo naturale corso.
    
    Il giorno dopo, partiamo: lasciamo il tranquillo paesino dove abbiamo partito e proseguiamo, costeggiando un lago e poi, una strada che sale con morbidi tornanti ed intanto, mentre papà guida, io me lo immagino sottomesso ed usato come amo esserla io e -ho scoperto!- anche lui.
    
    Faccio fatica a non ridere, facendo questi ragionamenti, immaginandomelo in situazioni che ho cercato e trovato io, ma col suo coso (non poi sconvolgente: lo avevo spiato una volta che si faceva la doccia!), invece della mia avida fica.
    
    Siamo in una cittadina, abbastanza grande e c'è traffico, ma chissenefrega... Mica abbiamo fretta.
    
    Il semaforo davanti a noi, là in fondo, diventa verde e aspetto che anche noi ci muoviamo e ...