1. Venduta all'asta per essere torturata e abusata


    Data: 22/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MarkShaghan, Fonte: Annunci69

    ... all'improvviso, ancor prima che l'uomo abbia terminato la frase. Claudia porta una mano alla guancia dolorante, quasi per voler realizzare che ciò che sta sucedendo sia tutto vero, e che non sia invece un incubo.
    
    "Togliti anche il reggiseno e le mutandine. Ti ho detto che devi tenere soltanto le scarpe e le calze, lurida puttana". Turbata dalla brutalità di quell'uomo e dall'inaspettata violenza subita, con gli occhi gonfi che trattengono a stento le lacrime, Claudia si slaccia il reggiseno chiuso dietro le scapole, facendolo cadere a terra, ammonticchiato sopra il resto dei vestiti, dopo di che si sfila gli slip, rivelando la peluria che le copre il pube.
    
    "Mi piace che non sei depilata come fanno di solito le troie di città", interviene l'altro uomo, che era stato fino a quel momento in silenzio ad osservare la scena. A quelle parole, istintivamente Claudia porta un braccio al petto nel tentativo di coprirsi i seni, mentre con una mano cerca di nascondere il pube alla vista di quei due sconosciuti.
    
    Senza darle altro tempo per realizzare la situazione, i due uomini le appoggiano sopra le spalle, in orizzontale, un grosso bastone di legno, simile al manico di una vanga, e forzando la sua resistenza le sollevano le braccia ai lati del corpo. Poi con delle corde le legano saldamente i polsi alle due estremità del bastone. In questo modo, come crocifissa, nessuna parte del suo corpo può essere occultata, e il suo volto paonazzo esprime l'estremo imbarazzo per ...
    ... l'esposizione a cui è costretta.
    
    L'uomo più giovane le fa passare attorno al collo l'estremità di una corda richiusa ad anello, e con questa la strattona, costringendola a camminare trascinata come un mulo dietro di lui. Quello più anziano si carica sulle spalle lo zaino di Claudia, mentre io raccolgo i suoi vestiti infilandoli nel mio, dopo di che ci mettiamo anche noi in marcia.
    
    Camminando dietro a Claudia, percepisco il suo respiro sempre più affannato, e trovandomi a breve distanza da lei posso percepire l'odore a tratti pungente del suo corpo nudo e madido di sudore. Come richiesto dai due uomini, stamattina le è stato concesso di farsi l'ultima doccia, ma con il divieto assoluto di usare qualunque profumo o deodorante. Ammiro i muscoli delle sue gambe e i suoi glutei che si irrigidiscono nello sforzo della salita. Scorgo i suoi seni abbondanti e un po' cadenti che ondeggiano sensualmente ad ogni passo.
    
    Dopo quasi un'ora di cammino, scorgiamo finalmente la nostra meta: un borgo di casupole in pietra arroccate sopra il dirupo che chiude da una parte la valle, circondato tutto attorno da un fitto bosco di faggi, aceri e castagni.
    
    Ci fermiamo davanti alla porta di quello che deve essere l'edificio principale. Sebbene fatiscente, è l'unico ancora abitabile, essendo gli altri quasi completamente diroccati.
    
    L'uomo più anziano scioglie le corde che legano i polsi di Claudia, la quale può finalmente liberarsi da quel bastone che l'ha trattenuta per tutta l'ultima parte del ...
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