1. Ohana


    Data: 21/06/2022, Categorie: Etero Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti

    “Sig. Eugenioooo, Sig. Eugenioooo”.
    
    Sono appena sceso nel cortile condominiale per andare in garage che la voce stridula mi chiama a voce alta.
    
    Cazzo! È quella rompi maroni della Sig.ra Anna, la mia vicina di appartamento, porca miseria, se me ne fossi accorto prima, avrei aspettato ad uscire di casa.
    
    È una vedova sciatta di 55 anni, magra, i capelli sempre disordinati legati in modo approssimativo in una coda di cavallo, lunghi e grigi con delle ampie striature bianche, sempre vestita con degli economici vestitini comprati nel banco dei cinesi al mercato rionale, ma, soprattutto una pettegola insopportabile.
    
    Incontrarla significa perdere ogni volta mezz’ora perché deve raccontare quello che ha fatto o detto qualche vicino; con me parla male degli altri, con gli altri parla male di me.
    
    Ormai non la sopporta più nessuno, sembra sempre sapere tutto di tutti, si è inacidita come l’aceto da quando il marito è morto più di 15 anni fa, da allora non credo abbia più scopato e, certe mancanze, alla lunga battono in testa.
    
    “Mi dica Sig.ra Anna, di cosa ha bisogno?”, anche se mi sta sul cazzo, devo pur sempre mantenere una parvenza di educazione.
    
    “Ho caro, per fortuna l’ho incontrata, cercavo proprio lei”, mi si avvicina tutta mielosa.
    
    Gesù, penso, adesso mi fa perdere mezz’ora, chissà con chi ce l’ha oggi.
    
    “Sig. Eugenio, so che lei se la cava bene con le manutenzioni in casa. Sa, me l’ha detto la Sig.ra Adelina del terzo piano, di quando le ha sistemato lo ...
    ... scarico del lavabo che si era otturato la scorsa settimana”.
    
    Sapesse…in realtà alla Sig.ra Adelina, oltre a stappare il lavabo, le ho tappato il culo col mio cazzo e poi ci ho pisciato dentro facendogli un clistere di urina, ma non è il caso che questa pettegola lo sappia. Il colmo è stato quando il marito ha insistito per regalarmi una bottiglia di vino per avergli sistemato il lavabo, era contentissimo.
    
    “Si, è vero, me la cavo abbastanza, ma solo per lavoretti semplici. Ha qualche problema in casa?”.
    
    “Si, cioè, non io, la Sig.ra Ohana, la nuova inquilina arrivata lo scorso mese nel condominio a fianco. Eccola, è quella al di là della recinzione che ci sta guardando”, mi dice, indicando una figura femminile ferma in piedi a una ventina di metri da noi.
    
    “Non mi dirà mica che non la conosce! È qui già da un mese!”.
    
    Vorrei tanto risponderle che io, di solito, mi faccio i cazzi miei, ma evito.
    
    “No Sig.ra Anna, non ho ancora avuto modo di conoscerla, non sapevo nemmeno che ci fosse un appartamento in vendita. Ma che problema ha la Sig.ra…scusi, come ha detto che si chiama?”
    
    “Ohana, è un nome moldavo”, risponde.
    
    “Ha, capisco…Ohana. Vabbè, che problema ha?”.
    
    “Venga Sig. Eugenio, se lo faccia spiegare direttamente da lei”.
    
    Mi prende per il gomito e mi trascina davanti la recinzione. Osservo con attenzione la persona che mi si presenta davanti, un lontano campanello inizia a suonare nella mia testa, non so perché, quella che ho davanti è una normalissima ...
«1234...7»