Il gioco dei dadi: parte 1 - Racconti Erotici

Il gioco dei dadi: parte 1

“Ciao, come funziona questo gioco dei dadi?

Si lancia il dado che vedo fra le foto del tuo profilo e poi si ripete la posizione riportata nell'immagine?”

“Ciao, quella è solo una piccola parte del gioco.

Premetto che l’idea non è del tutto mia ma che ho preso spunto da un libro che ho letto tempo fa, da dove ho preso la parte più interessante liberandola dalle altre fantasie folli dell’autore.

In pratica si crea una lista con sei possibili situazioni più o meno intriganti, dopo di che si lancia il dado e si obbedisce a quello che ha deciso.”

“Cioè?”

“Se vuoi ci troviamo da qualche parte, così ti posso spiegare bene tutto nei dettagli.”

Abbiamo parlato per un altro po’ in chat dopo di che non l’ho più sentita per una settimana, fino a quando una sera ricevo il messaggio “Ok, dimmi dove e quando”.

La sto aspettando seduto fuori del bar vicino all'uscita dell’autostrada.

Sopra al tavolino un bicchiere di succo d’arancia, una rivista di enigmistica aperta e un dado, il segnale per farmi riconoscere da lei quando arriva.

Inganno il tempo facendo un cruciverba.

Sono abbastanza tranquillo anche se non so bene cosa mi aspetta.

Nel suo profilo si fa chiamare Martinaxxx69, è sposata, ha poco più di 50 anni (mi ha spiegato che il 69 sul suo nick è l’anno di nascita, oltre che una delle sue pratiche preferite) e che ha già avuto qualche esperienza extraconiugale, che il marito ignora completamente.

Le sue foto sono molto vaghe… piedi nudi, scarpe ...

... col tacco sottile, calze a rete, un piccolo scorcio del suo seno, ma niente di più.

Nel parcheggio si ferma una coupè grigia, io alzo gli occhi per vedere chi è.

Scende un uomo, sembra un agente di commercio, che si siede al tavolino poco lontano dal mio, ordina un caffè, estrae dalla borsa un tablet e inizia a digitare.

Uno sguardo all'orologio, mancano ancora cinque minuti all'appuntamento, ma arriverà sicuramente in ritardo… sempre che non abbia cambiato idea.

Si ferma poi un camion imponente: non credo possa essere lei, me lo avrebbe detto se fa la camionista, per cui continuo con il mio cruciverba..

Appena il grosso bisonte spegne il suo potente motore mi accorgo del rumore di una macchina parcheggiato al suo fianco, una crossover nera con dentro una donna che si sta sistemando il trucco e i capelli davanti allo specchietto retrovisore.

Dal camion scende un uomo sulla quarantina, alto, robusto, praticamente un armadio, con maglietta, bermuda e infradito…

Dalla macchina nera vedo invece spuntare prima una una gamba con calza chiara e scarpa con tacco in vernice, poi una donna non molto alta, magra, con un vestitino a fiori che le lascia scoperte le spalle e si ferma appena sopra le ginocchia, capelli lunghi castani e un grosso paio di occhiali neri.

Il camionista si muove goffamente, trascinando le ciabatte sull'asfalto, con la mano davanti alla patta dei pantaloni nel difficile tentativo di sistemare qualcosa di ingombrante che si trova nascosto li ...