1. Come soddisfare un feticista dei piedi in autogrill


    Data: 20/06/2022, Categorie: Feticismo Autore: Karin, Fonte: EroticiRacconti

    ... cercando di nascondere un sorriso di compiacimento: Potrei darti 50 euro.
    
    “Io": Penso che sia veramente troppo poco se davvero i miei piedi sono da voto 10.
    
    “E”: Hai ragione, questo devo concedertelo, però al momento con me ho solo 100 euro in contanti e…..
    
    “Io”: Possono bastare! E starai alle mie condizioni.
    
    “E” ci pensò un istante poi disse che per lui andava bene.
    
    Uscimmo dal ristorante dell’autogrill, salimmo in macchina dicendo ad “E” di seguirci con la sua auto. Faceva molto caldo. Percorremmo tutta l’area di sosta ed andammo nella zona posteriore dedicata alla sosta dei camion, fermandoci all’ombra di quello parcheggiato più esternamente, dove non poteva vederci nessuno.
    
    “S" era sempre alla guida, "E" scese dalla sua auto e venne sul lato dove ero seduta io.
    
    Aprii lo sportello e dissi: Pagherai in anticipo, rimarrai sempre fuori dalla nostra auto mentre noi rimarremo dentro, non potrai toccarmi oltre il ginocchio e ti limiterai a divertirti solo ed esclusivamente con i miei piedi e se farai qualunque altra cosa noi ce ne andremo immediatamente tenendo i soldi, sono stata chiara?
    
    “E" annuì e mettendo mano al portafogli mi consegno 100 euro che affidai a “S". Ero stata categorica, mi sentivo veramente autoritaria mentre dettavo le mie condizioni a quell’uomo che poteva essere mio padre e che, in maniera remissiva, non poteva che accettarle. A quel punto, dando le spalle a “S” che se la rideva di gusto, feci uscire le mie gambe dallo sportello ...
    ... aperto e rivolsi i miei piedi verso l’uomo che si trovava in piedi di fronte a me. Lui con un liberatorio "Finalmente" prese le mie caviglie e senza nemmeno sfilarmi le infradito cominciò ad annusare i miei piedi. Annusava molto intensamente, con gli occhi chiusi e la cosa sembrava eccitarlo davvero molto. Leccò le mie infradito prima di sfilarle poi si dedicò ai miei talloni, alle dita, ed infine al suo tanto amato arco plantare, mentre con le mani li massaggiava e pizzicava continuamente. Era una sensazione strana, a tratti provavo un po’ di solletico ma la cosa mi stava piacendo, mi eccitava. “E" si abbassò i pantaloni, poi le mutande, ed alzò la polo in modo che si ripiegasse sopra alla sua pancia ora molto evidente. Era eccitatissimo, aveva un cazzo piuttosto piccolo ma a vederlo sembrava veramente molto duro. Afferrò ciascun piede con una mano e, posizionandomeli con le piante rivolte una verso l’altra, vi infilò in mezzo il suo cazzo, cominciandosi a segare come un forsennato. Nonostante la taglia dei miei piedini fosse solo una 37, il suo cazzo era di poco più lungo della loro larghezza, tuttavia, sentivo sotto alle piante che era veramente duro.
    
    In quel momento, guardando l’espressione di “E" e la goduria che provava nel masturbarsi con i miei piedi capii che "S" avrebbe vinto la scommessa e mi sarei trovata a doverle dare la metà di soldi quinti tentai di barare. Fingendomi eccitatissima per quello che stava succedendo, cominciai ad ansimare, mi sfilai canotta e ...