1. "mia cognata.... all'improvviso"


    Data: 20/06/2022, Categorie: Tradimenti Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... diverso volle....comunicarmi.
    
    Era un periodo che Maria era sempre troppo impegnata ad occuparsi degli altri e, non che mi sentissi trascurato, ma un tantino messo da parte sì!
    
    Ora il piccolo, ora i nonni, meno male che si ricordava di noi, a letto.
    
    Comunque, quella sera di agosto, Maria preferì di non uscire e, quindi, stavo a mia volta per stravaccarmi sul divano, quando passarono per casa Germana e Rodolfo.
    
    "Che fate? State a poltrire? Approfittiamo di questa serata meravigliosa: al lido si fa musica" disse Germana, mentre il marito veniva coccolato dalla madre.
    
    "No Germana, stasera non me la sento; sono stanca, preferisco restare a casa - disse Maria e, rivolta a me - se vuoi vacci tu".
    
    "No, da solo no" dissi, ma Germana, prendendomi per mano, mi fece alzare dal divano.
    
    "Ok, avviatevi... vi raggiungo" e, rimasti soli, dissi a Maria che, senza di lei, non mi sarei divertito.
    
    "Dai... ci divertiamo al tuo ritorno... a letto" rispose.
    
    Anche se poco convinto, mi resi presentabile e raggiunsi i miei cognati sul lido.
    
    Vidi subito lei e la raggiunsi.
    
    "E Rodolfo?" chiesi
    
    "Appena arrivato, si è fatto convincere da tre suoi amici stronzi per una partita di poker: "Tanto , ha detto , ora arriva Federico"; questa la sua risposta.
    
    "Che succede? Tra voi tutto bene?" chiesi meravigliato.
    
    "Beh, diciamo! Meglio non parlarne" esclamò evidentemente irata.
    
    Dalla sala giunsero le note della canzone di Giorgia "Come vorrei" ed io cominciai a ...
    ... canticchiargliela con un filo di voce.
    
    Quando arrivai alle parole "amarti io", lei, con un filo di voce, sussurrò: "Magari! - poi aggiunse -Ti va di farmi ballare?" e, senza aspettare la mia risposta, mi trascinò sulla pista da ballo.
    
    Mi si attaccò letteralmente addosso, mi stava carezzando la nuca e, guardandola negli occhi, notai che erano lucidi di lacrime.
    
    "Non ce la faccio più; ormai si litiga per tutto: mi sa che resto qua con i miei. E tu, con Maria?" chiese.
    
    Anche per troncare quella situazione, che stava diventando imbarazzante, risposi: "Non male; riusciamo ad avere un rapporto abbastanza tranquillo e, dal punto di vista sessuale, anche molto buono".
    
    "Beati voi, noi invece in quel senso, un vero disastro".
    
    Tutto questo me lo diceva mentre ballavamo e, quando la musica finì, ci allontanammo dalla pista.
    
    Ci dirigemmo verso la scaletta che portava in spiaggia e, tenendoci per mano, scendemmo in spiaggia.
    
    Con una grazia tutta femminile si tolse le scarpe e, sorridendomi, mi chiese di fare altrettanto.
    
    Mi sembrò felice per questa intesa, per cui non volli deluderla e, come due fidanzatini innamorati, cominciammo a passeggiare in riva al mare.
    
    Le onde, che si infrangevano sul bagnasciuga, ci bagnavano i piedi ed il rumore che producevano ci stava portando fuori dalla realtà; a completare la scenografia una luce nel cielo: una stella cadente; momento infinitamente romantico.
    
    "Una stella cadente - disse - dai chiudiamo gli occhi e pensiamo a qualcosa ...