1. Chiara – 02 – Un racconto a sei mani – L’ incontro


    Data: 18/06/2022, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Racconti Erotici, Etero Tradimenti Sesso di Gruppo Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu

    ... abbracciò, le prese le tette tra le mani, le baciò il collo e le orecchie facendole sentire sul culo quanto duro era diventato il suo “22 cm” (come lo chiamava Chiara nelle sue mail). Le accarezzò la pancia, le sollevò la mini gonna e cominciò ad accarezzarle la parte più alta delle cosce; le toccò la fica, era bella umida, piacevolmente umida, le titillò il clitoride molto dolcemente e lei emise un sospiro soffocato. Poi la girò verso di sè, continuò ad accarezzarle la fica con la mano destra e ponendole la mano sinistra intorno alla nuca, la attirò a sé. Le diede un bacio breve ma intensissimo, mentre lei pose la mano sul suo “22 cm” e lo strinse quasi con voluttà. Non si dissero nemmeno una parola, fu un contatto molto breve, ma di un’ intensità quasi parossistica; poi si separarono e tornarono in soggiorno.
    
    Quando Roberto ritornò dal bagno Zio Paolo ebbe un’ intuizione e disse:
    
    “Accidenti, adesso devo uscire anch’ io, mi sono dimenticato di comperare l’ acqua minerale e devo andare a prenderla. Purtroppo ho dei problemi alla batteria della macchina, infatti domani deve venire qui il meccanico! Roberto, ti posso chiedere una cortesia?”
    
    “Dimmi” rispose.
    
    “Quando andrete via, potresti compramela e portarmela qui, così evito questo impiccio?”
    
    E qui Chiara mi fece da perfetta spalla dicendo:
    
    “Roberto, vai adesso mentre io aiuto Zio Paolo a sistemare casa, visto che è stato così gentile!”
    
    “OK, vado subito” disse Roberto; Zio Paolo gli diede le indicazioni ...
    ... e se ne andò.
    
    Appena chiusa la porta, Zio Paolo si fiondò su Chiara, la prese tra le braccia e le diede un altro bacio da infarto; si strusciava su di lei, che era totalmente abbandonata tra le sue braccia.
    
    “Hai proprio voglia di cazzo, eh, troietta!! È tutto il pomeriggio che mi provochi, me lo fai tirare da pazzi”
    
    “Si, sono settimane che ci penso, non ne posso più!” rispose ansimando.
    
    “Tiralo fuori e succhialo!” le intimò; si piegò sulle gambe, gli aprì la cerniera e piano piano, quasi religiosamente lo tirò fuori, lo rimirò compiaciuta e cominciò a menarmelo dolcemente.
    
    “Finalmente! Mamma che bestione il mio “22 cm” disse allegramente colpita. Cominciò a sbaciucchiarlo dalle palle verso l’ alto, lo prese tra le due mani, se lo strofinò sul viso, prese a leccare la cappella e finalmente se lo mise in bocca. Per Zio Paolo erano momenti di delizia assoluta e non diceva nulla per non rompere l’ incantesimo.
    
    Però aveva voglia di tenere il corpo di Chiara tra le braccia e così dopo un po’ la fece alzare, la portò verso il divano, la fece sedere sul bracciolo imbottito, la appoggiò allo schienale e si inginocchiò tra le sue gambe. La sua fichetta era fradicia, sembrava un lago, sapeva di fresco, di giovane, di nuovo, per lui era un regalo fantastico; la lambì con le dita, la sbaciucchiò superficialmente e poi cominciò a leccarla, prima con delicatezza poi con sempre maggior foga e continuò fino a farla godere. Lei venne rapidamente, aveva troppa voglia e non ...
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