1. L'incredibile storia di Alice e Giulia 1


    Data: 16/06/2022, Categorie: Feticismo Autore: AttilioAttanasio, Fonte: EroticiRacconti

    Giulia è una ragazza di estrazione molto benestante, ha 35 anni e lavora come manager, profumatamente pagata, per una compagnia di marketing in un ufficio di un quartiere ricco di Milano, dove risiede poco distante. È la classica vanitosa ragazza snob, in carriera, viziata da se stessa e dagli altri attorno a lei. Si potrebbe dire che è una modella, perché a vent anni intraprese la carriera "part time" dato il suo fisico snello e slanciato 1,75 di altezza e 42 di scarpe. Ama la moda dunque i più nuovi e raffinati vestiti che i soldi possano comprare, la sua vera passione erano però le scarpe, mania che la porta ad averne una collezione smisurata. Giulia prima del covid era solita recarsi nel suo negozio di fiducia, dai prezzi altissimi a comprare ogni settimana, il venerdì, un paio di scarpe nuovo, soprattutto tacchi, ma nache sandali. Indossva anche scarpe sneakers come tutti ovviamente, prese in altri negozi. Il suo negozio preferito "scarpa stilosa" aveva tre dipendenti, Marzia la proprietaria storica sulla sessantina, la figlia Federica e una dipendente Alice. Giulia il venerdì passava sempre in negozio e le commesse conoscevano bene i gusti di una delle loro più affezionate clienti, infatti le proponevano sempre dei nuovi modelli di scarpe che quasi sempre Giulia aqustava senza pensarci troppo. L'unica incognita era il colore e la taglia, che poteva differire da un produttore all'altro leggermente, a volte il 42 non bastava e si cercava il 42,5 od il 43 addirittura. ...
    ... Considerato il fatto che in un mese ci sono circa 4 venerdì e che un paio di scarpe costa tra i 500 ed i 1000€ Giulia o la "dottoressa Rivera", come veniva chiamata in negozio, rappresentava una grande fonte di introiti per l'attività, dunque si faceva di tutto per compiacerla e metterla a proprio agio. Le si faceva trovare per le 18:00 sempre un caffè, a volte persino un bicchiere di vino con qualche aperitivo. Era trattata in maniera congrua per la regina che era. Un venerdì pomeriggio Giulia usciva dall' ufficio facendo una telefonata. La sua figura appariva così: lunghi cappelli scuri lisci, lucenti e setosi si spostavno freneticamente come onde impetuose, mentre tenendo la valigetta chiudeva la porta dietro di se, tutto questo paralndo con una sua collega; i rayban neri ed il rossetto rosso, il trench beige, la camicia di seta bianca ed i pantaloni neri larghi che finivano sora le caviglie, caviglie sottili e perfette, indossava tacchi neri classici appuntiti, la caviglia destra era abbellita (se si può dire così, dal momento che è difficile trascendere la perfezione innata delle sue sinuose e snelle membra) da una caviglera sottile d'oro. Per strada attirava lo sguardo di tutti gli uomini e l'invidia di tutte le donne, con un' elganza innata la sua figura sobria e perfetta, avanzava naturale come su passerella della moda a cielo aperto, per la letizia di tutti gli sguardi dei milanesi verso suo negozio prediletto. Ritirato il suo iPhone ultimo modello, giulia spingeva la ...
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