1. Ascanio


    Data: 15/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Mirko542, Fonte: EroticiRacconti

    Ascanio
    
    Lavoravo al club Adamo e Adamo da più di un mese ormai, andavo d’accordo con tutti e mi trovavo veramente in bella compagnia. Ascanio, il factotum del locale e autista del pulmino che ci portava al club e poi al termine del lavoro ci riportava al capolinea dei bus, era, oltre che ad un bell’ uomo grande e grosso (1,98 per 87 Kg) di circa cinquant’anni, molto interessante. Aveva un fisico eccellente, tonico, muscoloso, senza un filo di grasso e con una dotazione genitale di tutto rispetto, che avevo potuto ammirare, di nascosto, un paio di volte mentre faceva la doccia. La prima volta che ci incontrammo (quando Don Lele mi accompagnò a presentarmi da Ciro) mi fece un apprezzamento gentile e guardandomi in modo assai libidinoso, poi al primo giorno di lavoro mi disse che avrebbe voluto farmi assaggiare il suo attrezzo ed io gli risposi che non vedevo l’ora di assaporarlo, ma dopo quello scambio di battute, si rivolgeva a me, come anche agli altri, in maniera molto distaccata e professionale. Cominciai a pensare che questo comportamento fosse dettato dal disprezzo per quello che facevamo, non riuscivo a capire e la cosa mi incuriosiva. Decisi così di passare all’azione per scoprire il motivo di tale comportamento.
    
    L’occasione si presentò una nottata caratterizzata da un violento nubifragio.
    
    Erano le due di notte, il Club aveva chiuso e Ascanio con il pulmino ci riportò al capolinea dei bus. Io ero l’unico a non avere un mezzo privato per andare al mio alloggio ...
    ... in quanto raggiungevo sempre a piedi il punto di ritrovo che era a soli quindici minuti. Quella notte però pioveva a dirotto e dopo aver lasciato gli altri ragazzi al capolinea, dove chi con il bus, chi con il mezzo privato avrebbe raggiunto casa, chiesi ad Ascanio se poteva portarmi fino alla casa di accoglienza di Don Lele, dove avevo il mio monolocale e lui mi rispose che non c’era alcun problema e che mi accompagnava volentieri.
    
    Giunti alla meta, posteggiò il pulmino nel piazzale antistante il cancello di ingresso del viale che portava alla Casa di Accoglienza Don Faustino e poi mi disse “Aspetta che ti accompagno fino alla porta con l’ombrello, altrimenti rischi un accidenti!” “Grazie Ascanio sei un tesoro.” Risposi. Eravamo arrivati quasi a metà percorso che una forte raffica di vento rovesciò completamente l’ombrello lasciandoci completamente alla mercé della pioggia. Continuammo di corsa fino al portone sul retro della casa dove arrivammo completamente fradici. “ Vieni su ad asciugarti, o l’accidenti te lo prendi tu!” gli dissi “Hai ragione, questa pioggia ti penetra pure nelle ossa.” rispose.
    
    Appena entrati nel mio monolocale, andai a prendere due asciugamani, ne diedi uno a lui dicendogli “Asciugati subito la testa, prima che ti venga il raffreddore, poi ci facciamo una doccia, così da scaldarci intanto che facciamo asciugare gli abiti” “ No, ti ringrazio ma vado subito via!” mi disse “Non se ne parla nemmeno, ora facciamo una doccia poi andrai via quando i ...
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