1. La natura fa il suo lavoro


    Data: 14/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Limerik, Fonte: Annunci69

    ... almeno un pompino era d'obbligo, a volte anche due. Quell'anno credo di avere bevuto più sborra che coca cola.
    
    Lui poi si era fatto più sfacciato, sapeva di essere in posizione dominante rispetto a me, appena chiusa la porta si metteva a gambe larghe e con il dito indicava le sue parti basse ed io ormai sapevo che dovevo ubbidire, mi chinavo, gli aprivo i pantaloni e glie lo succhiavo avidamente. Avevamo visto insieme altri giornaletti e una qualche idea della "tecnica" l'avevo acquisita.
    
    Aveva anche cominciato a pretendere che mi spogliassi nudo prima di farlo. E spesso ci mettevamo sul letto, lui mi carezzava il culo mentre io lo spompinavo e a volte mi faceva mettere a pancia sotto, mi saliva sopra e mi strusciava il cazzo fra le cosce e fra le chiappe fino a spingere un po' sul buchino, lo faceva per un po' e finiva sborrandomi sul culo.
    
    Questa cosa mi eccitava particolarmente e a casa cominciai a cercare qualcosa di morbido per provare a penetrarmi. Trovai il manico di una spazzola di mia sorella, ricoperta di lattice, che mi sembrò adatta. Le prime prove furono disastrose, mi faceva male e non riuscivo ad infilarla del tutto. Ma comunque mi ci masturbavo fino a provarne piacere. Un giorno ebbi l'idea di cospargerla di sapone liquido e la cosa andò meglio. Sentii comunque dolore ma riuscii a penetrarmi e a provare piacere.
    
    Un giorno che Luigi mi salì sopra e cominciò a strusciarmelo fra le cosce, come al solito successe
    
    ."Luigi ti va di provare ad ...
    ... entrarmi dentro" gli dissi arrossendo. "Madonna è un mese che ci penso, certo che mi va", "E perché non me l'hai detto?", "Non lo so, mi pareva brutto", "Che stupido che sei, mi chiedi se sono frocio e poi ti vergogni a chiedermelo, dai allora proviamo"
    
    Si masturbò un po'e poi sentii che lo poggiava e cercava di spingere, ma mi sembrava che non avesse centrato il "bersaglio", allora con le mani mi allargai le natiche per mostrargli bene dov'era il buco. Ero emozionatissimo e desideravo fortemente che la cosa riuscisse. Lui provò ancora ma mi faceva molto male. Glie lo dissi. "Vabbè allora lasciamo perdere" disse Luigi. Ed io "No, senti trova qualcosa per farlo scivolare, ad esempio sapone liquido". Non riesco a credere oggi che già a tredici anni fossi così puttana.
    
    Uscì dalla stanza e poco dopo tornò con un flacone di olio Jhonson che la madre spalmava sul corpo del fratellino.
    
    Prima gli presi il cazzo in bocca per farglielo venire di nuovo duro, poi mi misi di nuovo sul letto, questa volta in ginocchio, come avevo visto nei giornaletti, lui si spalmò l'olietto sul cazzo. "Mettine un po' anche a me" gli dissi. Mi infilò un dito lubrificato nel culo e un brivido meraviglioso mi percorse. Finalmente sentii il suo cazzo poggiarsi al mio buchino e spingere.
    
    "Ti faccio male?" mi chiese "No, no, continua" risposi, ma in realtà provavo molto dolore, il mio buchino è sempre stato strettino. "Se ti faccio male dimmelo eh" - "No, ti ho detto di no, continua dai" gli dissi quasi ...