1. La natura fa il suo lavoro


    Data: 14/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Limerik, Fonte: Annunci69

    Ho capito molto presto, da ragazzino, anche se all'inizio in modo confuso, che il mio corpo era destinato a dare piacere ai maschi anziché alle femmine.
    
    Ero magrolino, glabro, moro e riccio, lineamenti morbidi, un culetto da sballo e soprattutto, un cazzetto insignificante. Guardavo quello degli altri nello spogliatoio della piscina e mi sembravano tutti più grandi del mio. Ho capito in seguito che realmente lo erano.
    
    D'altronde notavo che da parte mia interesse per le femminucce proprio non ce n'era.
    
    Quando cominciai a masturbarmi lo facevo pensando a quei cazzi visti in piscina, non sapevo neanche bene perché, ma mi eccitava pensarci.
    
    Circolavano fra noi giornaletti porno ed io in quelle scene mi immedesimavo sempre nel soggetto passivo, che fosse maschio o che fosse femmina non importava.
    
    Era il mio segreto.
    
    Avevo cominciato a masturbare il mio cazzetto pensando a quei ragazzi ed arrivavo perfino a piegarmi su me stesso, flessibile com'ero all'epoca, e leccare il mio stesso pisellino fino a sborrarmi in bocca.
    
    Finché ebbi il più classico degli imprinting.
    
    In terza media, a casa di un mio compagno di un anno più grande perché ripetente, Luigi, facemmo i compiti, come avevamo fatto tante volte, poi lui mi disse che aveva vari giornaletti porno e potevamo guardarli insieme approfittando dell'assenza dei genitori. Cominciammo a sfogliare uno di quei giornali, lui si tirò fuori il cazzo invitandomi a fare altrettanto, e cominciò a masturbarsi, eravamo ...
    ... vicinissimi l'uno all'altro e io sentivo un caldo interiore intenso.
    
    Io lo feci dapprima con poca convinzione, poi vedendo il suo cazzo in tiro, che mi attraeva più del giornaletto, cominciai a masturbarmi. Mi venne istintivo, ad un certo punto, staccare la mano dal mio cazzo e prendere il suo. Lui mi lasciò fare continuando a guardare il giornaletto. Credo di essere diventato rosso per la vampa che mi prendeva in quel momento. Con il cuore che mi batteva a mille, istintivamente feci quello che in quel momento mostrava l'immagine che lui stava guardando, mi chinai con la bocca sul suo cazzo e lo avvolsi con le labbra. Quasi subito il suo sperma mi inondò la bocca. Ingoiai tutto. Un sapore che mi sorprese, dolciastro e leggermente denso, molto diverso dal mio.(Con gli anni poi avrei conosciuto la vasta gamma di sapori e densità).
    
    Solo in quel momento mi assalì la vergogna e la paura per quello che avevo fatto, mille pensieri mi giravano in testa e aspettavo la sua reazione. Lui si era disteso sul letto, mi guardò meravigliato e mi disse "ma che sei frocio?", "non lo so - dissi - però mi è piaciuto. A te?","cazzo se m'è piaciuto". "Senti Luigi, ti posso chiedere di non dire niente a nessuno di quello che abbiamo fatto?", "Ma certo - disse lui, poi con un sorrisetto - basta che mi prometti che da oggi me lo rifai ancora quando voglio io". Glie lo promisi e ... mantenni la promessa.
    
    Praticamente ogni volta che facevamo i compiti, da me o da lui, ci chiudevamo in camera ed ...
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