1. La Taxista Di Milano


    Data: 11/06/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Il_Narratore, Fonte: RaccontiMilu

    Buona sera a tutti.
    
    Mi presento sin da subito: io sono Il_Narratore.
    
    Sono nuovo e questo è il mio primo racconto, spero prima di una lunga serie, in quanto ho in mente di pubblicare racconti di fantasia ma anche storie di vita vissuta. Ogni racconto sarà giudice di quello successivo in quanto alla fine della pagina lasceró il mio indirizzo email affinché possa leggere commenti e pareri che saranno usati come consigli sia per scrivere sempre meglio, sia per avere un’idea se i miei racconti piacciono a voi utenti ma non perdiamo altro tempo e cominciamo subito.
    
    Mi chiamo Andrea e sono lombardo esportato da poco tempo, ma abbastanza per conoscere lei Laura, una tassista di 36 anni che lavora nella città di Milano.
    
    Il giorno in cui sono arrivato in Lombardia, era un giorno di pioggia tipica milanese, che palesava un autunno ormai imminente e che non avrebbe lasciato più spazio alle belle e calde giornate di sole primaverili ed estive ma anzi dava spazio alla stagione fredda autunnale che poi sarebbe andata via via a perdersi verso un inverno, presumo freddo e gelido che ci accompagnerà verso la fine di questo anno disastroso, almeno così lo ritenevo fino al fatidico giorno. Come spiegavo prima, quando sono arrivato a Milano per lavoro, dovevo dirigermi presso l’azienda per firmare il contratto ma data l’emergenza ho preferito evitare tram, bus e metro e così ho optato per un taxi: solitario, ben protetto e senza rischi di assembramento. Appena avvicinatomi all’auto, ...
    ... la taxista monta su, io carico la valigia per non farle fare sforzi e monto su e così siamo andati. Un viaggio relativamente tranquillo con domande di routine, commenti sulla situazione generale che si è creata, commenti sul traffico milanese nelle giornate piovose e così via, finché non sono arrivato a destinazione. Dopo aver pagato, faccio per scendere dall’auto e lei mi lascia il suo numero, semmai avessi avuto bisogno di un altro trasporto, lo accetto volentieri e salgo su agli uffici e dalla finestra delle scale vedo lei che va via. Firmato il contratto e mangiato un panino in un bar li vicino, penso alla stanza che ho affittato dall’altra parte della città così mi adopero a trovare un mezzo che mi trasporti e nel mio cercare sotto la pioggia, mi ricordo dellq taxista di prima e mentre componevo il numero la vedo fermarsi accanto a me:
    
    L: Non dirmi che ti eri dimenticata di me…
    
    I: È vergognoso lo so ma tu piuttosto che ci fai già in zona.
    
    L: Lasciato un cliente dall’altra parte della strada e ti ho visto che correvi sotto la pioggia e mi sono avvicinata…
    
    I: Immagino che vedrai un sacco di gente ogni giorno e comunque ti sei ricordata di me… Posso farmi perdonare offrendoti qualcosa?
    
    L: Volentieri! Questa è la mia ultima corsa quindi dopo di te sarei libera.
    
    I: Perfetto! Allora il tempo che mi accompagni nella struttura dove sono, mi cambio al volo e si va a berci qualcosa!
    
    L: Dai monta su che sei fracido…
    
    Salgo nell’auto e si va. Nel tragitto verso ...
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