1. Siamo una cosa sola


    Data: 08/06/2022, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    L’afa mi stringe soffocandomi con quell’acquosità tipica del cielo estivo dal colore blu intenso e caldo, attualmente avverto proprio il bisogno d’una bella doccia rinfrescante, che m’allontani speditamente l’impazienza e pure l’estenuante fiacca accumulata. Mi spoglio, entro nella vasca da bagno e apro l’acqua della doccia, che comincia a scendere fresca sulla mia pelle, per il semplice fatto che alla svelta percepisco il tocco rivitalizzante di quella pioggia sottile e benefica, straordinariamente deliziosa in quanto stuzzica il mio corpo, che sotto quella carezza fresca e piacevole riprende forza e vitalità.
    
    Inaspettatamente, avverto nettamente, il caratteristico calpestio di passi che avanzano fuori dalla porta del bagno leggermente socchiusa, perché in realtà sono passi rapidi, leggeri, direi certamente femminili. La porta s’apre e là davanti m’appare lei, fulgida e sorridente che mi squadra in maniera insinuante e lusinghiera, in quella circostanza non parla, entra nella stanza, si sofferma per qualche istante, esaminandomi accuratamente durante il tempo in cui faccio la doccia.
    
    Mi piace esporre il corpo senza veli, mi soddisfa e nel contempo mi eccita da morire ammirare lei che m’ispeziona, che passa e ripassa i suoi occhi chiari e languidi sulle mie membra che non hanno segreti e che si svelano nella loro nudità, ribadisco in piena libertà e con totale sincerità. Mi piace vedere il suo sguardo incuriosito, malizioso e stuzzicato che indugia sul mio cazzo, ...
    ... giacché me lo sento addosso come se mi toccasse, perché in quel frangente un brivido caldo, elettrico e piacevole attraversa il mio corpo e raggiunge il mio membro, che comincia a gonfiarsi elevandosi alto e potente, indifferente agli spruzzi dell’acqua che lo colpiscono da ogni parte.
    
    Lei sorride entusiasta vedendolo innalzarsi in modo altero e voglioso, poi inizia a spogliarsi piano senza fretta, poiché pare quasi voler aumentare ancora il mio desiderio già alle stelle, per prolungare intenzionalmente la soave e amabile agonia dell’attesa. Si sfila nel mentre la maglietta e la getta sul pavimento, come un oggetto inutile di cui vuole disfarsi, il reggiseno bianco lascia invece nitidamente azzeccare i capezzoli che gli premono contro, quasi ansiosi e impazienti di liberarsi rapidamente di quella stretta indesiderata, intanto che i miei occhi puntano lì ad anticipare il momento della loro affrancazione, infine si china per togliersi le scarpe, facendo in modo che i seni si raccolgano stretti e sodi sotto la stoffa, evidenziando il solco che li separa, facendoli decisamente apparire ancor più prorompenti e vogliosi d’uscire allo scoperto.
    
    La gonna scivola giù fino ai piedi, lei adesso è rimasta con gli slip e il reggiseno, con un preciso calcio allontana da sé l’ormai inutile indumento e s’avvicina verso la doccia. Il mio cazzo ormai durissimo è puntato verso di lei che avanza lentamente, precisamente come un cannone pronto per sparare verso il bersaglio. Finalmente arriva al ...
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